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Raggiro via social

Da anziano 100.000 euro a sedicente bisognosa. Fiamme Gialle fermano truffa

In foto: Guardia di Finanza
Guardia di Finanza
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Ven 5 Nov 2021 09:02 ~ ultimo agg. 6 Giu 01:40
Tempo di lettura 2 min

Era stato raggirato tramite Facebook per oltre 100 mila euro. A subire la truffa, un anziano vedovo riminese adescato da una donna di presunte origini africane, che nel giro di pochi anni è riuscita a farsi consegnare in più soluzioni l’ingente somma e stava per ottenere altre decine di migliaia di euro se non fossero intervenuti i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, coordinati dal Comando Provinciale di Rimini agli ordini del Colonnello Coscarelli.

I fatti. Nel 2018 la conoscenza tramite il noto social network, poi le continue richieste di soldi per cure mediche e necessità varie, anche di familiari. Richieste sempre più onerose a cui l’anziano aveva fatto fronte attraverso vari trasferimenti mediante money-transfer, bonifici all’estero verso Costa d’Avorio, Mali, Gran Bretagna, Germania, Francia e l’invio di carte Postepay Evolution sulle quali effettuava continue ricariche.

I primi movimenti avevano già generato segnalazioni di operazioni sospette per movimentazioni anomale da parte del pensionato, che aveva inviato oltre 7 mila euro in Mali e in Costa d’Avorio a quattro presunte donne di origine africana.

L’anziano ha spiegato che, dopo l’iniziale fase di invio di denaro attraverso money-transfer, era stato indotto a inviare anche cospicui bonifici all’estero, principalmente in Francia, nell’ordine di circa 30mila euro, a favore di colei che doveva essere la destinataria di tali ingenti somme, in quanto, sempre a detta dell’anziano, rivelatasi premurosa nei suoi confronti e bisognosa di aiuto economico.

Gli ulteriori riscontri della Guardia di Finanza, scaturiti dalle dichiarazioni dell’uomo, hanno portato a più approfonditi accertamenti bancari nei confronti del malcapitato per riscontrare l’entità della truffa ai suoi danni. Dall’esito delle indagini è emerso che il pensionato negli ultimi due anni, completamente soggiogato dalle malie della presunta “bisognosa”, non solo aveva inviato denaro in Africa a perfette sconosciute ed altri soggetti indicati dalla truffatrice, ma aveva altresì attivato carte Postepay Evolution che aveva inviato all’estero su disposizioni di quest’ultima e sulle quali regolarmente effettuava ricariche di denaro attingendo alla propria pensione ed alle somme introitate dalla recente vendita di alcune proprietà immobiliari sino ad arrivare all’incredibile somma di 100mila euro.

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