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Crescono i poveri in città. I dati dell’osservatorio Caritas 2004

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mer 23 Mar 2005 11:24 ~ ultimo agg. 11 Mag 04:44
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Sono tante le storie che ogni giorno sono raccolte dal centro d’ascolto della Caritas. Ci sono i numeri della povertà, in continua crescita, ma dietro le cifre umanità afflitte e incapaci di risollevarsi. Nel 2004 sono stati 2.770 i poveri arrivati alla Caritas di Rimini, 353 in più rispetto all’anno precedente, l’80% sono stranieri, soprattutto rumeni e ucraine, ma in aumento anche gli italiani, tra questi il 12% è riminese. Asoltiamo Cristina Coppola, responsabile osservatorio diocesano Povertà.

Chi arriva in Caritas ha in media tra i 26 e i 55 anni, i più giovani sono gli immigrati e tra loro il 70% non ha il permesso di soggiorno o è in attesa di rinnovarlo. Tutti soffrono della mancanza di lavoro e di denaro, e di un forte disagio abitativo; per gli italiani si aggiungono le difficoltà di famiglie divise, malattie, la dipendenza, soprattutto da alcol. Per rispondere alle tante forme di povertà la Caritas, con i suoi 150 volontari, offre pacchi viveri (912 nel 2004), pasti (52mila, nel 2003 erano stati 46mila), un letto dove dormire, 604 le persone ospitate, ma anche prestiti economici.

Il 30% delle persone aiutate è seguito da più anni, segno della difficoltà per molti di reinserirsi nel tessuto sociale; anche su questo la Caritas cerca di operare. Ascoltiamo Don Renzo Gradara, direttore Caritas Rimini.

Da quest’anno la Caritas diocesana è in rete con 12 caritas parrocchiali e interparrocchiali, la mensa dei frati di Sant’Antonio, il centro d’aiuto alla vita e l’associazione famiglie insieme. Nel 2004, da San Giovanni in Marignano a Bellaria, sono state incontrate 6.748 persone.

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