Crac Happiness, chiesto il rinvio a giudizio per gli ex amministratori


La Procura di Rimini ha chiesto il rinvio a giudizio per gli ex amministratori della società del marchio di moda Happiness, azienda con sede a Santarcangelo che, grazie all’iconico stile irriverente delle sue t-shirt con le scritte, aveva conquistato cantanti, attori e personaggi dello showbiz. Con la conclusione delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi, sono stati contestati all’imprenditore Yuri Scarpellini, il patron del marchio ‘Happiness’, difeso di fiducia dall’avvocato Umberto De Gregorio, e alla ex moglie, cinque ipotesi di reato riconducibili alla presunta bancarotta fraudolenta connessa al fallimento della società di cui gli ex coniugi erano co-amministratori.
Nel 2020, il tribunale di Rimini dichiarò fallita la ‘Piccoli e Grandi Srl’, la società che produceva ‘Happiness’, per un 'buco' di 10 milioni di euro. Tre i bilanci dubbi in cui a fronte di perdite complessive elevate, venivano indicati passivi molto più bassi per poter comunque accedere a finanziamenti bancari. L'udienza preliminare si terrà il prossimo 17 dicembre davanti al gip di Rimini, Vinicio Cantarini.