Covo di pregiudicati e forte degrado. Chiuso per 20 giorni hotel in via Cirene


La Polizia ha chiuso per venti giorni una struttura alberghiera di Marina Centro per motivi di sicurezza pubblica. Si tratta di un albergo 3 stelle in via Cirene traversa di via Tripoli. Ritenendolo pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica, è stato applicato l’articolo 100 del TULPS (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza). L’Hotel, che nel 2024 ha cambiato due volte gestione, è, ad oggi, gestito da un italiano, e negli ultimi mesi le forze dell’ordine avevano ricevuto diversi esposti dei residenti per la situazione di degrado dovuta a schiamazzi e litigi notturni.
La struttura in questione era già da tempo sotto osservazione degli Agenti della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura, per via dei numerosi interventi effettuati dalle Volanti nel periodo estivo e di numerosi esposti di cittadini residenti nella zona che lamentavano, oltre a schiamazzi notturni e litigi frequenti tra i frequentatori della struttura, anche una forte situazione di degrado. Prima del Ferragosto, la struttura era stata sottoposta ad un controllo congiunto di polizia amministrativa, Polizia di Stato, dalla Polizia Locale, dai Carabinieri e dai Vigili del Fuoco all’esito del quale era emersa una forte situazione di degrado e di irregolarità, sia di tipo amministrativo che penale.
I due interventi nello stesso giorno:
Lo scorso 25 agosto (domenica) le Volanti della Polizia di Stato sono intervenute per due volte consecutive presso l’hotel in questione per via dell’ennesima aggressione fatta, utilizzando uno spray al peperoncino, ai danni di un dipendente dell’albergo da un cittadino straniero che non aveva nemmeno un alloggio all’interno ma vi si era introdotto abusivamente e, sempre nello stesso giorno, la polizia è intervenuta perché due uomini avevano cercato di entrare in una camera sfondando a calci la porta della camera di una turista.
Il gestore ospitava numerose persone pregiudicate senza comunicarne i dati alla Questura, tanto da essere, di conseguenza, denunciato all’Autorità Giudiziaria dagli Agenti della Squadra di Polizia Amministrativa della Questura. Sui 28 ospiti presenti nella struttura, nemmeno uno era stato registrato al portale della questura, come invece è obbligatorio fare. All’interno della struttura inoltre, in più occasioni, sono stati rintracciati, tra gli alloggiati, cittadini stranieri irregolari successivamente sottoposti ai provvedimenti di espulsione. Considerata la situazione, il Questore di Rimini ha adottato il provvedimento di sospensione della licenza, ai sensi dell’articolo 100 del TULPS, per venti giorni, a decorrere dalla data di notifica del provvedimento.
Il 10 gennaio scorso, la stessa struttura, con una gestione precedente, era già stata chiusa dalla polizia amministrativa per 15 giorni, sempre per motivi di ordine pubblico.