Biodigestore. Hera precisa e contrattacca: di diffida abbiamo saputo da giornali


Hera ammette lo sforamento del 22 agosto ma, precisa, che si è trattato di un fatto episodico che ha riguardato il Carbonio Organico Totale, un biogas costituito da sostanze organiche non pericolose per la salute. A causare lo sforamento, spiega l’azienda, non è stato un malfunzionamento strutturale ma un’errata regolazione durante la manutenzione del generatore di energia che è un dispositivo per l’abbattimento delle emissioni presente solo nell’impianto di Cà Baldacci. Herambiente, che si assume la piena responsabilità dell’accaduto, sta comunque valutando ogni azione a propria tutela nei confronti della società esterna incaricata della manutenzione.
Per quanto riguarda invece le acque contaminate segnalate nel Fosso Budriale, l’azienda spiega che non è al momento possibile attribuirne l’origine ma ricorda di essersi prontamente attivata appena sono state scoperte. Sono partiti anche accertamenti per verificare la non riconducibilità dell’anomalia al funzionamento dell’impianto.
La nota stampa di Herambiente
Herambiente ha appreso in data odierna dalla stampa del possibile arrivo di una diffida da parte della Provincia, come sembra essere stato annunciato al Comitato “Rimini UpTown”, ancor prima che all’Azienda.
In primo luogo duole quindi constatare come si sia ripetuto l’episodio già verificatosi alcuni mesi or sono, con l’annuncio pubblico di diffide ancora in fase di formazione. Nonostante la Società sia tenuta prioritariamente a relazionare in dettaglio sull’accaduto alle Autorità di controllo competenti, si ritiene dunque necessario precisare pubblicamente alcuni aspetti della vicenda.
Lo sforamento menzionato si è effettivamente verificato il 22 agosto. Si è però trattato di un fatto assolutamente episodico, della durata di poche ore, durante il quale è stato superato il limite di emissione del Carbonio Organico Totale (COT). Si tratta, nella sostanza, di biogas non bruciato, costituito quindi da sostanze organiche provenienti da processo biologico, compatibili con l’ambiente naturale e dunque in nessun modo pericolose per la salute dell’uomo. A titolo esemplificativo, si può affermare che le concentrazioni di COT rilevate sono nettamente inferiori rispetto a quelle potenzialmente rilevabili nei fumi di un normale caminetto domestico.
Con ogni probabilità la causa di tale sforamento è da ricercarsi in un’errata regolazione effettuata in sede di manutenzione del generatore di energia, un dispositivo, è utile precisare, che consente un abbattimento ulteriore delle emissioni rispetto allo standard e di cui dispone solo l’impianto di Cà Baldacci, diversamente da altri impianti cogenerativi analoghi presenti in regione. E’ dunque da escludere che si tratti di un malfunzionamento strutturale dell’impianto.
Herambiente, che si assume la piena responsabilità dell’accaduto, sta comunque valutando ogni azione a propria tutela nei confronti della società esterna incaricata della manutenzione e ha in ogni caso già approfondito con il fornitore le problematiche che hanno determinato l’anomalia e le modalità per evitare che si ripresenti in futuro. Tali modalità verranno successivamente condivise con le Autorità di Controllo.
Rispetto alle acque contaminate da sostanze organiche segnalate nel Fosso Budriale, non è allo stato attuale possibile attribuirne con certezza l’origine. Herambiente non appena accortasi della presenza di presunto percolato nel fossato all’esterno dell’impianto, ha comunque provveduto a sollecitare gli enti competenti per la pulizia. Inoltre ha prontamente attivato accertamenti per verificare la non riconducibilità di tale anomalia al funzionamento dell’impianto.
Per quanto attiene le presunte irregolarità nella conduzione dei mezzi, ferma restando la responsabilità personale rispetto alle norme del Codice della Strada di ogni conducente si precisa che l’Autorizzazione Integrata Ambientale non impone ai mezzi diretti o provenienti dall’impianto alcun particolare percorso. In ogni caso si precisa anche che l’Azienda si rende disponibile a valutare con le Istituzioni le forme eventuali per mitigare l’impatto del passaggio di tali mezzi.