Ass. ambientalista lancia allarme inquinamento in Adriatico


Occorrono misure per impedire disastri ambientali, che potrebbero farsi sentire anche sulle nostre coste”. “Proprio le correnti marine del Mare Adriatico – sostiene l’associazione – per loro natura (anche nel recente disastro che si è sfiorato al largo del delta del Po) possono portare direttamente sulle nostre coste il petrolio riversato in mare in seguito ad un incidente, o deliberatamente. Non occorrono task force o misure eccezionali per scongiurare questo pericolo, in quanto il primo passo necessario da farsi sarebbe quello di controllare il movimento delle navi petroliere grazie ad una rilevazione satellitare ad infrarossi che consente di capire sia l’entità del traffico sul mare, che l’identità della nave, sia se sono in corso attività illecite come riversamenti di greggio. E’ dunque importante abilitare al transito solo mezzi con doppia tenuta”. In quest’ottica L’Umana Dimora di Rimini chiederà alla propria sede nazionale di attivarsi presso gli organi competenti su questi temi, proponendo quanto esposto sia al Ministero della Marina Mercantile, che alla Comunità Europea e alla Conferenza sull’Adriatico. “Soprattutto – concludono – ora che la Comunità Europea ha accolto al suo interno stati come la Croazia e la Slovenia, certamente crescerà l’attenzione verso le problematiche derivanti dalla circolazione di navi cisterna non sicure e potremo quindi promuovere un’importante opera di tutela”. Ansa