Area “ex questura”. ASI attacca: a Rimini la pianificazione urbanistica la fa Legacoop?


Sembra ancora lontana la possibilità di un accordo tra ASI e comune di Rimini per trovare un punto di sintesi sull’area della “ex nuova questura” di via Ugo Bassi acquisita dalla società nel 2021 per 14,5 milioni di euro (Conad si fermò a 14 milioni). Dopo il consiglio tematico di un paio di settimane fa sembrava possibile uno spiraglio: il sindaco Jamil Sadegholvaad, pur bocciando la realizzazione di nuovo commerciale sull’area (1500 metri di vendita più 4500 a servizio), aveva detto di essere disponibile a sedersi al tavolo con la società ripartendo da zero. L’intervista rilasciata ieri dal coordinatore del Progetto Rimini Life Marco Da Dalto a Fuori dall’Aula (Icaro TV) sembra però riallontanare le parti. Da Dalto prende di mira le associazione di categoria intervenute per bocciare il progetto e in particolare Legacoop. “Con quale diritto Legacoop Romagna dice come deve essere fatta a Rimini la pianificazione urbanistica e commerciale – attacca – dov’erano quando l’area se l’era aggiudicata all’asta Conad? Sembra che la pianificazione urbanistica e soprattutto commerciale la faccia Legacoop e se l’amministrazione tace, allora acconsente. Il problema a questo punto non è il supermercato ma una nuova insegna che sta arrivando a Rimini e che non è gradita a Legacoop.” Secondo l’esponente della società, l’offerta commerciale a Rimini è sottodimensionata rispetto al resto della Regione ed è concentrata su pochi soggetti. Da Dalto rincara: “associazioni, amministrazione e Legacoop devono avere il coraggio di dire che non si vuole riqualificare quell’area perché non si vogliono marchi nuovi, devono smettere di prendere in giro i cittadini.” Il progettista ribadisce che nell’area non sorgerà nessuna piattaforma logistica ma solo 1500 mq di vendita. Nei restanti 4.500 ci saranno magazzini, spazi per la lavorazione e bar. Da Dalto lamenta il fatto che il dibattito si concentri solo sul commerciale e non sul resto del progetto e conferma la disponibilità della società a sedersi al tavolo con l’amministrazione “ma dopo l’invito del sindaco, c’è stato un fuoco di sbarramento su di noi e l’amministrazione non ha detto nulla“. ASI comunque ha già impugnato la delibera di giunta con la quale era stata diniegata la proposta di accordo di programma.
“Un intervento irritante – commenta il consigliere PD Giovanni Casadei – si vuole trovare un accordo prendendosi a schiaffi?” si chiede. “C’è un problema di metodo – prosegue Casadei – ASI fino ad adesso ha proceduto facendo prima conferenze stampa e poi chiedendo un incontro al comune. Al netto della riqualificazione del degrado, ma non a qualsiasi costo, il progetto non mi sembra che abbia grandi profili di interesse pubblico benchè sotto il profilo architettonico sia interessante. E’ una esercitazione più che un progetto perché manca la controparte“.
“La prima dichiarazione non particolarmente simpatica la fece il sindaco in consiglio quando disse che chi aveva acquistato quell’area non aveva fatto un buon affare – ricorda il consigliere della Lega Luca De Sio – Lo spettacolo non è particolarmente edificante. Non credo sia interesse pubblico attendere i tempi lunghissimi del PUG. Quello che è mancato in questi mesi, vedendolo da fuori, è stato il dialogo. Il comune dica quali sono i problemi: i parcheggi, il traffico, il verde? Si stia nel merito“.
“Rimini non ha bisogno di ulteriore commercio, specie in quell’area di via Bassi che è ad alta intensità di traffico” è la posizione del direttore di Confesercenti Mirco Pari. “Noi auspichiamo la riqualificazione dell’area ma non si può pensare al commercio ogni volta che c’è un’area da risanare“.
La puntata