Anniversario scomparsa Cardellini, il messaggio di Stefano Vitali


“Silvano Cardellini avrebbe storto il naso davanti a comunicati come questo. Se c’era una cosa che detestava erano le celebrazioni, con quel misto di pomposità e affettazione che si portano dietro. Ma non voglio fare un torto a Silvano: ho ammirato e ammiro Cardellini e non il cardellinismo, inteso come interpretazione postuma e troppo affollata ‘di quello che voleva dire Silvano’. E’ bello ricordare senza per forza cadere nella nostalgia, ma anzi farlo
attraverso una proposta di lavoro proiettata in avanti. Il dono di un Fondo riempito da oltre 13 mila articoli a firma sua è un regalo alla Città, alla Rimini che ancora non sente il bisogno di urlare forte ‘una botta d’orgoglio’.
Ci sono storie, personaggi, polemiche, situazioni divertenti o drammatiche.
C’è la vita di una Rimini che è ancora pulsante, nonostante tanti nomi magari non si ricordino più. Qualcuno dice che un abile giornalista mette sempre in
scena un teatrino, bozzetti che il tempo presto ingiallisce. Il ‘teatro’ di Cardellini è ancora vivido e attuale perché- più che il singolo protagonista- canta una città con il suo dinamismo e la sua indolenza, con le accelerazioni e le frenate di una società comunque vera. Silvano sta a Rimini come Woody Allen sta a Manhattan. E allora ogni articolo è fresco come se fosse stato scritto solo ieri. Io spero proprio che il suo Archivio non resti un patrimonio limitato agli over 50 in cerca di un ricordo ma, anzi, sia uno strumento utilizzato anche in ambito scolastico per conoscere e far conoscere meglio la Rimini di oggi. Sì, Silvano Cardellini mi avrebbe mandato a quel paese per queste righe. Accetto volentieri il suo rimbrotto perché, in definitiva, è per una buona e giusta causa”.