Alitalia, Cai rompe le trattative: ‘non ci sono condizioni’


Rottura nella notte delle trattative tra la Compagnia Aerea Italiana (Cai) e sindacati: la compagnia che dovrebbe rilevare Alitalia, poche ore essere diventata spa e aver aumentato il proprio capitale, si è alzata dal tavolo: Rocco Sabelli, amministratore delegato, ha pronunciato la frase “Non ci sono le condizioni” e ha lasciato la stanza, dove sedevano le delegazioni delle nove sigle sindacali. Secondo Sabelli non c’è spazio per modificare lo schema di contratto presentato tre giorni fa.
Il presidente della Cai, Roberto Colaninno, in un comunicato ha invitato i sindacati a essere coerenti con gli accordi sottoscritti a Palazzo Chigi ed ha espresso una “forte preoccupazione per la situazione determinata dalla rottura delle trattative con le rappresentanze sindacali dei lavoratori di Alitalia, il cui auspicabile buon esito rimane condizione essenziale al proseguimento del progetto”.
L’esortazione di Colaninno ad una coerenza suona più o meno con quanto avevano affermato ieri le sigle sindacali, che in un comunicato auspicavano la definizione del contratto in base alle intese raggiunte a Palazzo Chigi. Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ugl Trasporti, Sdl, Anpac, Anpav, Avia e Up. La tegola delle contrattazioni sospese cade a poche ore dalla data in cui Cai dovrebnbe presentare l’offerta di acquisto ad Alitalia, nella persona del commissario straordinario Augusto Fantozzi.