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Cronaca Newsrimini Rimini

Al casello con 150 kg di hashish. Arrestato pesce grosso dello spaccio

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Ven 16 Nov 2012 13:43 ~ ultimo agg. 16 Mag 02:36
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Davide Roberto, 37 anni, aveva apparentemente una vita irreprensibile. Padre di tre figli, imprenditore nel settore edile con diversi stabili di proprietà e in affitto e presidente di un’associazione sportiva (la city beach sulla strada per San Marino). In realtà era il numero uno dell’approvvigionamento di haschisch e cocaina in tutta la Provincia di Rimini e gestiva il traffico dall’Olanda. Gli investigatori riminesi ci stavano lavorando da dopo l’omicidio del tassista 55 enne Leonardo Bernabini, il 2 settembre scorso a Covignano, ad opera di Marco Zinnanti (ora in carcere a Ferrara), il 22 enne riminese a capo di un grosso giro di spaccio. Nel nascondiglio di via Teodorico, perquisito dopo il suo arresto (avvenuto nel teramano 4 giorni dopo l’omicidio) erano stati trovati armi, denaro, documenti falsi e molta droga. Hashish. Quella droga veniva da Davide Roberto. L’arresto è scattato ieri a mezzogiorno al casello di Rimini Nord. Le intercettazioni telefoniche non avevano portato a nulla, dopo l’omicidio infatti non c’erano stati più contatti per mesi, fino a quando, la settimana scorsa, Roberto entra in contatto con un campano domiciliato in Olanda. Il dialogo è chiaro: si parla di una consegna di 120 kg. Al casello, ieri, Roberto ha incontrato due fratelli algerini giunti a bordo di un’auto con targa francese e un terzo uomo, che arriva dopo, a bordo di un’altra vettura, sempre con targa francese, uno spagnolo di 58 anni, il corriere. A quel punto interviene la polizia. Nel bagagliaio ci sono 150 kg di haschisch, quello buono, 1.400 panetti del valore di un milione e mezzo di euro. Tutto destinato al mercato locale, di Rimini e Provincia. Sono stati tutti arrestati per traffico internazionale di stupefacenti. Nel 1999 Roberto era stato coinvolto, insieme a 134 persone, in un’indagine legata alla ‘ndrangheta calabrese.

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