Ai 244 in autostrada: folle corsa da Londra alla Riviera come in Cannonball

A volerci proprio vedere qualcosa di positivo, è un riconoscimento del prestigio di Rimini. Perché le gare tra bolidi di solito non partono o arrivano in città qualunque, dalla storica Parigi-Pechino alla Parigi – Dakar, fino al coast to coast Santamonica-New York del film “Cannonball”, a sua volta ispiratore di pellicole come Fast and Furious.
E a Cannonball si rifacevano le trenta fuoriserie – Porsche, Ferrari, BMW – partite da Londra per arrivare a Rimini. 1.400 chilometri col pedale sempre schiacciato senza un percorso stabilito: l’importante è arrivare in fretta. La polizia francese ha fermato due dei partecipanti, che correvano in autostrada a 190 e 244 chilometri orari. Per loro, auto confiscate e 1.000 euro di multa. Molti degli altri piloti, però, secondo gli inquirenti, dovrebbero essere già arrivati in Riviera e dovrebbero riconoscersi dalla scritta “You’ve just been cannonballed” sulla bandiera britannica, appesa al retro dell’auto. Sempre che non abbiano rinunciato al distintivo per evitare scomode attenzioni dopo che la gara è arrivata alla ribalta delle cronache. Ma parlare di corse di bolidi a Rimini riporta alla mente tristi ricordi: la morte di Pauli Jakko Hirvi, travolto e ucciso nel giugno 2002 da una Porsche in un’assurda gara di velocità sul lungomare. Una tragedia ancora senza giustizia, perché i suoi colpevoli non risiedono in Italia. E sapere che anche all’estero agli amanti delle corse clandestine piace sfrecciare a Rimini purtroppo non può fare piacere.