Aggressione al senzatetto: un testimone parla di un’auto verde


Chi l’ha visto ha rimandato in onda l’intervista realizzata dalla casa di produzione riminese Bottega Video nel 2002, in cui Andrea raccontava la sua vita sotto le stelle. Poi, in diretta, è stato riportato il racconto dell’ennesimo testimone spuntato in questa vicenda.
Si tratta di un 46enne, amico di Andrea che lavora nella zona: proprio lunedì scorso, mentre stava andando verso la panchina, sarebbe stato avvicinato da un’auto, una opel station wagon di colore verde, e minacciato.
Sul fronte delle indagini, però, non paiono esserci novità: sembra che agli inquirenti finora non siano giunte le informazioni sperate dalle immagini delle telecamere di servizio del distributore di fronte alla panchina. Le telecamere avrebbero ripreso un solo rifornimento fatto da dei ragazzi con una tanica, ma diversa da quella trovata di fianco alla panchina: che sarebbe di un tipo molto vecchio, non più in commercio.
Andrea Severi, intanto, continua a ricevere le cure nel suo letto d’ospedale a Padova. Forse dovrà restarci per un paio di mesi.
Sul fronte delle riflessioni scaturite dalla vicenda, infine, i fatti di Rimini vengono citati in un editoriale che verrà pubblicato giovedì da Famiglia Cristiana, sulla proposta, avanzata dal pacchetto sicurezza, sulla schedatura dei senza fissa dimora. Misura giudicata di quelle “inutili e difficilmente applicabili”.
(NewsRimini.it)
(nella foto la panchina, ora piena di messaggi, di via Flaminia dove hanno dato fuoco ad Andrea Severi)