Aeroporto. Il Consorzio ribatte a AIRiminum: impegni da verificare
In attesa del pronunciamento del TAR prosegue a suon di comunicati stampa lo scontro tra AIRiminum e il Consorzio per lo Sviluppo dell’Aeroporto di Rimini San Marino, ricorrente in merito alla gara per l’assegnazione della gestione del Fellini.
Primo punto, il rispetto dei requisiti economici e societari: “Per quanto riguarda le competenze presenti in Airiminum 2014 srl, è del tutto evidente che non ce n’era nessuna al momento della chiusura del bando di gara, essendo la società costituita da pochi giorni. La situazione non sembra cambiata di molto dopo l’aumento del capitale sociale, sottoscritto al 25% (913.750 euro) da soggetti che non sembrano avere grande esperienza nella gestione aeroportuale. Peraltro, nell’offerta di gara, Airiminum 2014 srl si era impegnata, a richiesta di Enac, ad aumentare il capitale sociale fino a 9milioni di euro entro 30 giorni, di tutto questo non c’è traccia nelle visure camerali”
Dopo aver citato la trattativa con la Regione per un progetto di co-marketing, che il Consorzio non manca di ricordare essere modalità già usata da Aeradria, il Consorzio avanza dubbi su chi dovrà farsi carico delle effettive spese per la ripartenza dello scalo (una riapertura sulla cui consistenza si avanzano dubbi), anche alla luce delle attrezzature obsolete ereditate.
Nel merito di quanto dichiarato ieri dall’amministratore di AIRiminum Corbucci sui punteggi ottenuti, il Consorzio afferma di non avere capito come mai la società vincitrice abbia ottenuto il massimo. “saremo ben lieti, ove possibile, di fornire ai mezzi di informazione ed ai cittadini interessati i due progetti presentati, per consentire una valutazione trasparente, forse potrebbero fare lo stesso gli altri concorrenti, anche allo scopo di verificare che gli impegni presi in sede di gara vengano poi rispettati”. E sulle dimissioni dell’avvocato Campana dalla presidenza del Consorzio: decisione per evitare strumentalizzazioni, pur non avendo condanne a carico.
Affondo finale sulla Fincato, ancora presidente “in pectore”: “Certamente sarà importante un impegno verso la trasparenza degli atti di gara, a maggior ragione a seguito delle dimissioni del ministro Lupi, a seguito delle note vicende giudiziarie, con l’arrivo di un nuovo ministro che ben conosce la realtà regionale, il quale forse potrà anche chiarire l’esistenza di eventuali conflitti di interessi per il ruolo svolto dall’on. Fincato, che risulterebbe avere – o aver avuto – incarichi di consulenza presso il Ministero dei Trasporti, che ha il controllo dell’ENAC, pur essendo visibilmente impegnata nella compagine di Airiminum 2014 srl”.












