Acqua: grazie alle scorte invernali nel riminese non ci sono rischi di emergenza


Le piogge che hanno caratterizzato la primavera fino alla fine di maggio hanno permesso di accumulare risorse idriche significative su tutto il territorio riminese. Le riserve della diga di Ridracoli risultano attualmente ben alimentate, così come le fonti locali, tra cui i campi pozzi collegati alle conoidi e al corso del fiume Marecchia.
Un quadro che, almeno per ora, non desta preoccupazioni sul fronte della disponibilità d’acqua, nemmeno in vista dei mesi più caldi. A confermarlo è l’assessora alla transizione ecologica del Comune di Rimini, Anna Montini, che in questi giorni di temperature in aumento ha voluto fare il punto sulla situazione idrica: “La situazione è sotto controllo e non emergono al momento elementi di criticità. Le scorte accumulate durante la stagione primaverile ci permettono di affrontare con relativa serenità l’estate, anche in previsione di un inevitabile rialzo delle temperature”.
I dati aggiornati al 26 giugno confermano infatti una situazione solida della diga di Ridracoli che registra oltre 28,6 milioni di metri cubi d’acqua (su una capacità massima di 33 milioni) e un livello dell’invaso che sfiora i 553 metri sul livello del mare. Anche la portata del fiume Bidente a Santa Sofia è ben al di sopra del minimo consentito, con 380 litri al secondo contro i 90 richiesti.
“Il costante monitoraggio delle fonti e delle infrastrutture di approvvigionamento continuerà però anche nelle prossime settimane, per garantire un utilizzo sostenibile e sicuro delle risorse idriche – aggiunge l’assessora Montini - Mantenere alta l’attenzione è una priorità”.