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50 coppie al mese si separano. Sabato il Tribunale apre le porte alle famiglie

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Gio 23 Ott 2008 17:46 ~ ultimo agg. 12 Mag 17:19
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Nel 2007 a Rimini, ci sono stati quasi 250 divorzi, nel 2008 ad oggi, 200. 500 invece le separazioni, 425 nel 2008, circa 50 al mese. Nella maggiorparte dei casi sono consensuali e, anche se capita raramente che le coppie tornino sui propri passi, il dato positivo è che nel 98% dei casi l’affido dei figli è condiviso:

‘L’affido condiviso ha prodotto indubbiamente una crescita culturale positiva nei genitori disinnescando la mina dell’affidamento dei figli come giudizio di premialità per essere stato il genitore più bravo e, quindi, non colpevole. Ha detto Rossella Talia – Presidente Tribunale Rimini. C’è un’esigenza grande di tutte le coppie di rimettere i ragazzi al centro.
Può capitare che un matrimonio non funzioni ma, nel momento in cui si è messo al mondo un figlio, c’è un problema di responsabilità nei confronti di queste giovani vite cui non si può essere indifferenti’.

Lo stesso luogo in cui capita di vedere famiglie accordarsi sulla loro fine e i figli soffrire per questo, sarà, per un giorno, il luogo della famiglia.
Sabato il tribunale di Rimini ospiterà dalle 9,30 alle 13 nell’aula Falcone Borsellino ci sarà il convegno ‘la famiglia fra conflitti mediazioni e riconciliazioni’ in cui parleranno esperti di diritto e di famiglia.
Sarà anche un’occasione per indicare i servizi e le forme di aiuto presenti sul territorio, come il centro per le famiglie di Rimini, tra i partner dell’iniziativa insieme a Comune e Provincia. Ma i veri protagonisti saranno i ragazzi per i quali è stato pensato un percorso ad hoc: giudici, avvocati e pubblici ministeri del foro riminese li accompagneranno in un viaggio alla conoscenza del tribunale per approfondire i temi di cittadinanza e costituzione e per loro simuleranno anche un processo.

Tra le iniziative collaterali l’Animazione per i bambini dalle 16 alle 17 cura della compagnia dei Ciarlatani e una mostra sulla condizione femminile curata dall’Agesci.

Lucia Renati

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