
Il dialogo possibile tra mondi islamici e mondi occidentali è il titolo del confronto che si terrà in Sala Manzoni il 15 aprile prossimo alle ore 20.45. Il tema verrà affrontato da due specialisti, Ugo Tramballi, editorialista de “Il Sole24 ore” e il padre gesuita Samir Khalil Samir. Il primo è noto per i suoi reportage dalle zone calde dell’altra sponda del Mediterraneo; il gesuita egiziano Khalil Samir, che è stato rettore del Pontificio Istituto di studi orientali ed è l’attuale direttore del Cedrac (Centre de documentation et de recherches arabes-chrétiennes) a Beirut, con le sue pubblicazioni e con i suoi interventi ha cercato di trovare le vie per una convivenza pacifica tra le due grandi religioni. Beirut in Libano è un laboratorio dove si cerca di attuare progetti comuni, pur in mezzo a enormi difficoltà.
Il dibattito in Sala Manzoni è stato organizzato dal Centro diocesano per il progetto culturale che ha impegnato numerose realtà ecclesiali del territorio per approfondire il “Vangelo della pace” e l’impegno dei credenti a creare le condizioni perché siano disinnescate le cause dei tanti conflitti che insanguinano il pianeta. La questione del terrorismo islamista che a Parigi, a Bruxelles, in Siria, a Lahore e in molte altre parte dell’Africa ha causato in questi mesi terrore e morte, richiede un supplemento di attenzione, criticamente orientata, per sfuggire agli slogan e agli stereotipi che si sono diffusi e che rendono difficili iniziative educative, politiche e sociali adeguate. Il bisogno di comprendere e di agire di conseguenza può trovare indicazioni non banali dall’incontro di due personalità che hanno vissuto in prima persona sia i momenti di guerra, sia quelli della ricerca di convergenze su obiettivi comuni, a partire dalla persuasione che “il vero Islam e un’adeguata interpretazione del Corano si oppongono ad ogni violenza”.