
I sanitari dell'Ospedale Infermi di Rimini, coordinati dal gruppo Rimini4Gaza, hanno promosso oggi una giornata di digiuno per denunciare pubblicamente il genocidio in corso a Gaza e l'inadeguata risposta delle istituzioni internazionali. L'iniziativa si inserisce nella mobilitazione nazionale del personale sanitario italiano, già avviata con successo in Toscana e Lazio.
Medici, infermieri, tecnici di radiologia, operatori sociosanitari e personale sanitario dell'Ospedale Infermi hanno digiunato simbolicamente postando sui social media una foto (scattata rigorosamente fuori dall'orario di lavoro) con un cartello recante la scritta "Digiuno contro il genocidio a Gaza" o messaggi di Pace. Un gruppo di sanitari si è ritrovato alle 14:10 in forma simbolica all'esterno dell'ospedale per una foto collettiva, mentre chi non poteva partecipare in quell'orario ha comunque condiviso la propria testimonianza sui canali social accompagnata dall'hashtag #digiunogaza.
"Come professionisti della cura, non possiamo rimanere in silenzio di fronte alla catastrofe sanitaria e umanitaria che sta devastando la Striscia di Gaza", dichiarano i promotori dell'iniziativa. "Il nostro digiuno è un atto simbolico e nonviolento che parla a nome di chi non può più farlo."
Un appello internazionale che trova eco in Italia
Tra i promotori dell'iniziativa di Rimini4Gaza figura il Dr. Jonathan Montomoli, firmatario insieme al professor Roberto De Vogli dell'Università di Padova, al chirurgo plastico Ghassan Abu-Sittah dell'Università di Glasgow e allo storico israelino Ilan Pappé dell'Università di Exeter, della lettera "Break the selective silence on the genocide in Gaza" (https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(25)01541-7/fulltext) pubblicata il 30 luglio 2025 su The Lancet, una delle più autorevoli riviste scientifiche mediche a livello mondiale.
La lettera denuncia apertamente la situazione di genocidio in corso e promuove la petizione "STOP THE SILENCE: Call on academic and professional associations to publicly recognise the genocide in Gaza", lanciata da De Vogli e Montomoli e già sottoscritta da oltre 1.600 sanitari e accademici e più di 6.000 cittadini.
La petizione chiede alle società scientifiche e accademiche di porre fine al loro silenzio e di denunciare pubblicamente il genocidio in corso, insieme ad altri nove punti documentati e dettagliati nel documento. La petizione é ancora aperta e si puó aderire sia come sanitari (https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdv805xY_0Kwt5zMw_y0JD7bLMU8Fe98saWGhgNP0PCZCIEsA/viewform) e accademici che come cittadini (https://www.change.org/p/stop-the-silence-academic-associations-must-recognise-the-genocide-in-gaza)
La denuncia dell'attacco sistematico al sistema sanitario
I sanitari di Rimini denunciano il sistematico attacco al sistema sanitario palestinese, documentato da organizzazioni internazionali, oltre all'utilizzo della fame e al blocco degli aiuti umanitari come strumenti di genocidio. "I sanitari sono per la difesa della salute e per il rispetto del diritto internazionale", affermano i partecipanti all'iniziativa. "Non siamo più disposti al silenzio: il silenzio, ormai, equivale ad appoggiare il genocidio."
I professionisti sanitari ribadiscono con forza il loro impegno continuando ad affermare #NotInMyName, rifiutando che azioni contrarie ai principi umanitari vengano compiute in nome della medicina e della salute pubblica.
L'iniziativa di oggi si configura come un atto di resistenza civile e professionale che richiama le istituzioni sanitarie internazionali alle proprie responsabilità etiche, in linea con i principi fondamentali della professione medica e del giuramento di Ippocrate.
Prossimi appuntamenti per sensibilizzare l'opinione pubblica
Tra le iniziative in programma, Rimini4Gaza aderirà all'evento del 12 agosto a Rimini, nell'ambito della campagna di sensibilizzazione sul diritto alla salute e al movimento quotidiano, all’interno del quale é previsto un momento di sensibilizzazione sulla situazione a Gaza.
Il gruppo parteciperá, inoltre, alla serata "Voci da Gaza" che si terrà il 21 agosto dalle ore 18:00 a Cesenatico presso lo Stabilimento 49, Lungomare di Levante. L'evento vedrà la partecipazione di Emergency, EducAid, Amnesty International e del professor De Vogli.