Indietro
menu
A bordo de “il Musone”

Simone Casadei rappresenterà la Scuderia San Marino alla Dakar Classic 2026

In foto: L'equipaggio, con Simone Casadei a sinistra
L'equipaggio, con Simone Casadei a sinistra
di Icaro Sport   
Tempo di lettura 2 min
Mar 30 Dic 2025 14:19 ~ ultimo agg. 14:29
Tempo di lettura 2 min

Alla Dakar 2026 ci sarà anche un pizzico di biancazzurro e della Scuderia San Marino: ufficiale la partecipazione di Simone Casadei, nato a Rimini e sammarinese d’adozione, che per l’occasione sarà al via in veste di navigatore, grazie alla licenza fornita dalla Federazione Auto Motoristica Sammarinese.

Le dune e il deserto dell’Arabia Saudita faranno da contorno alla Dakar, giunta alla sesta edizione della categoria Classic, dove sarà protagonista Casadei dal 3 al 17 gennaio. Il navigatore italo-sammarinese partirà a bordo del Camion IVECO Magirus “il Musone” - iconico veicolo 4x4 celebre per le sue imprese nelle Dakar degli anni ’80 e ’90 - preparato dal Gealife Team di Torino insieme al pilota genovese Giorgio Porello e al meccanico di bordo Gianluca Capelli.

Simone, che nella vita di tutti i giorni è un istruttore di guida sportiva auto e moto Bmw a Misano con GuidarePilotare, racconta com’è nata questa possibilità: «In primis devo ringraziare la Fams con cui sono nati i primi contatti e anche la Scuderia San Marino per il tesseramento. Farà tanto
piacere portare in alto i colori della bandiera sammarinese e correre a nome di San Marino».

Simone, ci può raccontare come si sviluppa la gara?
«Sarà una manifestazione composta da 7.200 chilometri di deserto e 4.500 di prove speciali, con 13 tappe totali e oltre 50 power stage. Le prove si dividono in test di navigazione, test sulle dune e di regolarità: per questo vengono richieste tre diverse competenze, capacità di condurre un mezzo in velocità, capacità di orientarsi e capacità di superare le temibili dune. Gli organizzatori hanno aggiunto due tappe Marathon sulle dune che obbligheranno a due notti nel deserto, avvicinandosi tanto al format della Dakar che si correva in Africa fino al 2008. Ci sarà tanto da lavorare, dovremo stare concentrati».

Quali sono le sue sensazioni alla vigilia?
«La Dakar è sempre stata la gara di riferimento in tutta la vita. In passato ho corso il Rally dei Faraoni in moto, ma in me c’è sempre stato il desiderio di correre la gara più prestigiosa e devo dire che è il raggiungimento di un sogno. Sarò lì per fare bene, sono molto felice soprattutto dell’equipaggio perché siamo un team tanto affiatato».

Altre notizie
di Icaro Sport
VIDEO
di Icaro Sport
FOTO