Rimini-Pineto, la vigilia di Antonio Buscè


Ultimo atto di regular season per il Rimini, già qualificato alla fase nazionale dei play off grazie alla vittoria della Coppa Italia di C e che con lo 0-3 di Pontedera ha vinto interrompersi la sua striscia positiva che tra campionato e coppa durava da cinque gare. Al "Romeo Neri" domenica alle 16:30 arriva il Pineto, reduce dal 2-2 interno con la capolista Entella.
In classifica gli abruzzesi hanno 56 punti, sei in più dei biancorossi.
All'andata, giocata il 13 dicembre, finì 1-1 con Ubaldi, a segno su rigore al 32' della ripresa, a rispondere al momentaneo vantaggio realizzato da Gambale al 38' del primo tempo (leggi notizia).
La vigilia dell'allenatore del Rimini F.C., Antonio Buscè.
Il Rimini sa già come partirà nei play off, il Pineto può invece migliorare la sua posizione nella griglia di partezna. "Sì, in e effetti il Pineto può migliorare la posizione per avere qualche vantaggio in più. Noi, lo sappiamo, veniamo da una sconfitta bruttissima a Pontedera, che ha lasciato tanto amaro in bocca perché non va bene. Abbiamo già parlato con la squadra, ci siamo confrontati: è una cosa che non deve succedere e non può succedere perché ne va della dignità di ognuno di noi. Un passaggio a vuoto ci può stare perché quando vai ad incappare in queste partite non sono quei tre-quattro giocatori, ma una squadra interna, compresi noi, io in primis. C'è grande dispiacere perché poi fai delle brutte figure. Forse qualche volta una roba del genere fa anche bene perché ci rendiamo conto che se stacchi un po' la spina una squadra come la nostra va incontro a queste situazioni negative, senza tralasciare il fatto che noi abbiamo fatto tre giorndi di "anda e rianda" per la difficoltà che c'è stata in questa settimana per quello che è successo al Papa. Tante difficoltà, quindi abbiamo perso un po' quella sensazione della partita dove, quando vai in campo, ci sono anche gli avversari, non ti alleni, viaggi. E ci può stare. Con il Pineto domani ci deve essere un'altra situazione a livello di mentalità, di voglia e di finire la 38a partita perché poi inizieranno quelli che aspettiamo un po' tutti, ma bisogna arrivarci con la testa giusta, il piglio giusto e la cattiveria giusta".
Come sta la squadra? "I ragazzi stanno abbastanza bene. Ho visto tutto il nostro girone, a parte il Pescara a Legnago e l'Entella che ha pareggiato a Pineto, le altre squadre che hanno giocato in trasferta hanno perso tutte. Quindi non ne facciamo un dramma. È anche vero che bisogna richiamare un po' l'attenzione. Ma questa squadra bene perché abbiamo fatto il lavoro ieri e stamattina e la squadra corre, ha entusiasmo, dobbiamo recuperare qualche situazione come "Mega" (Megelaitis, ndr), che è stato fermo per qualche problemino, qualche altro giocatore sta riprendendo il ritmo gara tipo Falbo. Purtroppo per qualche altro, mi riferisco a Gorelli, che c'è stato fino alla gara con la Giana, e quella è un'assenza abbastanza importante per noi. Credo che tutti gli altri stiano bene. È solo un discorso si testa: bisogna avere quella cattiveria dentro, quella concentrazione. Questa squadra quando lo ha fatto, e lo ha fatto spesso e volentieri in questo campionato, riesce ad essere un avversario molto difficile per chi ci viene ad affrontare. Noi dobbiamo avere quella fame, essere quella squadra che ha un obiettivo e che per arrivare a quell'obiettivo deve fare il doppio degli altri. E questa squadra lo ha fatto parecchie volte".
L'obiettivo sono i play off. Prevede alcuni cambi nell'undici iniziale anche in quest'ottica? "I diversi cambi poi fondamentalmente se non dovesse giocare un Cinquegrano e gioca Longobardi, Longobardi è stato un titolare fisso fino a un mese fa, anzi è stato uno che secondo me ha fatto 12-13 partite titolare, da cento minuti. Per fare un esempio. Se non dovesse giocare Garetto e gioca Malagrida, Malagrida è un titolare. La nostra forza quest'anno è stata questa: cercare di mettere tutti sull'attenti perché poi durante l'annata io sapevo che mi sarebbero serviti tutti, perché, come ho sempre detto, è una squadra di operai e gli operai per costruire i grattacieli e i palazzi servono tutti, chi fa una cosa e chi ne fa un'altra. Pochi, come Semeraro, nel girone d'andata ha fatto tante partite, nel girone di ritorno ha fatto pochissimo perché ha avuto un infortunio anche lui. Lo stesso Lombardi, nonostante abbia giocato poco, comunque ha dato il suo contributo per 4-5-6 partite. Ci può stare qualche cambio. Però credo che la forza di questa squadra sia stata proprio il mettere in discussione tutti. Poi è normale il Langella di turno ha un minutaggio importante, lo stesso Parigi ha fatto tante partite, Colombi, a parte l'infortunio, ha sempre giocato. Quei cinque-sei giocatori hanno fatto qualcosa in più rispetto agli altri. Però questa è una squadra che spesso e volentieri è scesa in campo con una formazione diversa, e ha risposto sempre presente. Quindi domani qualche cambio ci sarà, ma io reputo chi giocherà domani un titolare. Noi prepariamo questi play off nel miglior modo possibile. I ragazzi non devono perdere la concentrazione a livello mentale. Questa è una squadra che deve avere fame, è una squadra che se non ha fame poi fa fatica".
Manca solo Gorelli, a parte i tre lungodegenti? "Non ci saranno Cernigoi, Brisku, Accursi e Gorelli, che dopo la Giana ha avuto questo problema al ginocchio, fra una settimana-dieci giorni avrà un altro controllo".
LA 38a GIORNATA DEL CAMPIONATO DI SERIE C GIRONE B E LA CLASSIFICA