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Calcio Giovanile

Rimini F.C.: presentazione Settore Giovanile stagione 2023/’24

di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura 11 min
Gio 21 Set 2023 14:00 ~ ultimo agg. 22 Set 14:24
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Nel primo pomeriggio il Rimini F.C. ha presentato, nella sala stampa dello stadio “Romeo Neri”, novità e conferme del settore giovanile biancorosso per la stagione 2023/’24.

Al tavolo dei relatori si sono alternati il vicepresidente del Rimini F.C., Angelo Sanapo, il direttore del settore giovanile, Matteo Roguletti, e gli allenatori della varie formazioni.

Angelo Sanapo: “È la prima società che ha due responsabili di settore giovanile: è quindi la filosofia della condivisione, che parte dalla prima squadra, viene portata anche nel settore giovanile, con tanto entusiasmo. Lo avevo detto nella prima presentazione che tutti noi facenti parte della dirigenza veniamo dal settore giovanile e partiamo e vogliamo rafforzare appunto questo settore. Abbiamo fatto una scelta determinante riconfermando tutti i protagonisti dello scorso anno, partendo da Matteo (Roguletti, ndr) fino ad arrivare ai tecnici, poi abbiamo anche arricchito questo gruppo con altri allenatori. Prima di passare la parola a Matteo volevo prospettare in linea di massima quelli che sono i nostri programmi: chiaramente dare importanza al settore giovanile e dare una casa al settore giovanile, su questo ci stiamo lavorano. La nostra visione è fare allenare tutti questi ragazzi in un unico contesto, permettere ai ragazzi di Rimini e dintorni di vivere questo tipo di esperienza. Aprendoci anche alle altre associazioni del territorio in due aspetti: quello che per noi è fondamentale, che è quello sociale, ma soprattutto anche tecnico. Quindi dare due strade: far vivere il Rimini, la nostra filosofia, la nostra famiglia, e dare la possibilità dal punto di vista tecnico e organizzativo a chi è di Rimini e anche a chi verrà anche da fuori di vivere un percorso a 360° gradi, che non sia solo tecnico, ma proprio costruttivo e formativo, che lo possa accompagnare poi, indipendentemente dalle proprie possibilità, alle soglie della prima squadra, ma comunque dargli un percorso formativo che vada oltre il calcio”.

Matteo Roguletti: “Intanto mi sento di ringraziare la nuova società che è arrivata per aver dato fiducia a un progetto che va avanti da tre anni, questo è il terzo anno. Penso ci siano stati degli step di crescita nei due anni precedenti, e vogliamo continuare a crescere con una società che è attenta a quello che fa. Quello che ha detto Angelo sul discorso della casa, sul discorso di quello che può essere in futuro un centro per il settore giovanile sia di fondamentale importanza, credo che sia lo step decisivo per poter pensare di fare qualcosa di grande. E quindi credo che questo dia la sostanza di quello che vuol fare la società, nel senso che ha una visione a lungo termine e vuole portarla avanti. Rispetto all’anno scorso a livello di staff tecnico abbiamo cambiato poco, abbiamo solo un inserimento che va a sostituire Oscar Muratori, che è andato a fare un percorso in una prima squadra (è il nuovo viceallenatore dell’Olbia, ndr) e a cui faccio un in bocca al lupo, tranne che per due partite. Abbiamo il discorso della Primavera 3, che siamo riusciti ad ottenere: nonostante la sconfitta in finale, il percorso che abbiamo fatto ci ha permesso di alzare il livello e di passare alla categoria superiore, questo chiaramente ci permette di confrontarci a un livello più alto e permette ai ragazzi di confrontarsi ad un livello più alto. Non sarà un percorso facile, chiaramente, intanto perché il ripescaggio è arrivato una settimana fa e perché ci apprestiamo ad affrontare il campionato solo con ragazzi del territorio. Credo che nel girone siamo gli unici a farlo, e se le cose dovessero andare bene credo sia una grossa medaglia da appuntarci. Sicuramente il lavoro dello staff è un lavoro importante. E siamo certi che le cose possano andare bene”.

Rimini F.C., le interviste sul settore giovanile 2023’/24

Passano poi in rassegna tutti gli allenatori delle squadre giovanili biancorosse.

Alessandro Brocchini, allenatore della Primavera: “Abbiamo ottenuto questo upgrade, avremmo voluto ottenerlo sul campo, ma ce lo teniamo stretto. È ovvio che è una sfida ancora più importante di quella dell’anno scorso, però comunque lavoreremo sodo. La società nuova la sento vicina, sento che ci tiene, sento che mi rincuora nei miei momenti di dubbio o in cui ho dei pensieri, ma lavoriamo, lavoriamo sodo. La pressione la sento io perché ci tengo a fare bene, sono a Rimini da un po’, quindi mi sento a casa, però da parte della società sento la fiducia. E questo sono sicuro che ci aiuterà nel percorso. L’obiettivo è poi sempre quello di fare arrivare i giocatori tra i pro: Cherubini ne è l’esempio, Diotallevi è l’altro. La strada è ben tracciata, poi se riusciamo a fare dei risultati di squadra è tutto di guadagnato, questo è sicuro”.

Michele Pieri, allenatore dell’Under 17: “Sulla stessa linea che è stata tracciata prima, iniziamo questa nuova stagione, che ci vede sicuramente impegnati in un campionato con un girone impegnativo, che sicuramente dà stimolo per potersi confrontare sia per i ragazzi che per me, che è il primo anno che affronto l’Under 17, venendo da due anni di Under 16. Questo sicuramente è un palcoscenico importante, che darà sicuramente quell’esperienza in più e alzerà l’asticella ai ragazzi, permettendogli di migliorare il più possibile appunto per cercare di raggiungere l’obiettivo della prima squadra, che poi è l’obiettivo che tutti noi ci prefiggiamo”.

Filippo Masolini (l’unica novità nello staff di quest’anno), allenatore dell’Under 16: “Sto invecchiando… mi sono accordo adesso che sono il più vecchio del gruppo, l’anno scorso mi salvava qualcuno, invece sono passati degli anni, ma sono contento di essere ancora in mezzo ai giovani, ad allenare i giovani. Quindi grazie a Matteo (Roguletti, ndr) e alla società per questa opportunità che mi hanno dato. Proprio perché sono vecchio ho avuto anche qualche soddisfazione negli ultimi anni nelle due società per cui ho lavorato nel settore giovanile, credo che l’obiettivo sia quello: avere soddisfazioni. Soddisfazioni non sono solo quelle con i ragazzi, di cui personalmente mi nutro, ma sono soprattutto quelle che adesso ha detto anche il mister della Primavera, di riuscire a portare qualche giovane in prima squadra, che è il vero obiettivo del settore giovanile. Sono cose che ho vissuto direttamente, per i ragazzi che ho allenato, e spero di riuscirci anche qua, o almeno di dare una mano a qualche ragazzo, quest’anno sono del 2008, per potersi avvicinare al calcio. L’obiettivo del settore giovanile per chi lo fa con passione è questo qui”.

Rimini F.C.: presentazione del settore giovanile 2023’/24

Assente il mister dell’Under 15, il confermato Francesco Berretta.

Roguletti: “Volevo ricordare che c’è stata una riforma dei campionati, che sono passati da gironi a dieci squadre a gironi a 15. Quindi è un campionato parecchio più impegnativo, sono tante più partite, però credo che l’obiettivo sia questo, che i ragazzi giochino più partite possibili, e quindi credo che la Federazione abbia un po’ recepito quelle che erano le indicazioni dei responsabili, e si spera che si vada sempre più verso questa direzione di far giocare sempre più partite possibili a prescindere poi dalla coda dei play off, che contano fino a un certo punto”.

Filippo Berardi, allenatore dell’Under 14: “Faccio l’Under 14 qua da tre anni. Faremo il campionato come l’anno scorso, con squadre di Serie A, Serie B e Serie C. Quindi ci aspetta un’esperienza importante, sicuramente formativa. Il mio obiettivo è quello di far crescere i ragazzi, cercare di fargli vivere un’esperienza al massimo, sperando di toglierci anche qualche soddisfazione. È successo l’anno scorso, mi auguro che anche quest’anno in qualche partita riusciremo a toglierci anche qualche soddisfazione con delle big del calcio italiano. Perciò lavoreremo, abbiamo già iniziato, stiamo facendo dei tornei, la squadra è nuova, quindi ci divertiremo sicuramente”.

Marco Leardini, allenatore dell’Under 13: “Mi occupo dell’Under 13, categoria secondo me molto importante perché al termine dell’attività di base, quindi il nostro compito è quello di preparare e continuare la formazione, magari un po’ più nello specifico, di questi ragazzi per poi passarli agli allenatori del settore giovanile. Diciamo che il nostro obiettivo è lavorare molto sulla formazione, valorizzando le loro caratteristiche. Abbiamo questo compito di trasportare i ragazzi nel calcio a 11, nel calcio dei grandi. Noi lavoriamo ancora sul calcio a nove, quindi su spazi un po’ più ridotti. Chiaramente il primo obiettivo è creare dei bravi ragazzi, educarli all’allenamento, sapergli trasmettere quello che vuol dire stare a Rimini, la passione per il calcio in generale, per lo sport calcio, ma soprattutto la passione per i colori biancorossi, in modo tale che ci auguriamo possano fare il percorso più importante all’interno di questa società o continuare nel calcio nelle diverse categorie. Ho un gruppo di 27 ragazzi, domenica iniziamo la prima partita in casa con il Sassuolo, siamo abbastanza pronti, dopo un mese di precampionato. Ringrazio la società per l’opportunità che ha dato a me e al mio staff di stare con questi ragazzi a Rimini”.

Lorenzo Ricciatti, allenatore dell’Under 12: “È l’annata di ingresso alla Rimini Calcio, quindi sono dei ragazzi che praticavano in società dilettantistiche fino a qualche settimana fa. Quindi la responsabilità in un’Under 12 viene vista minore magari rispetto ad una Primavera. Abbiamo responsabilità oltre che sotto l’aspetto tecnico, penso, anche come educatori perché poi quello che trasferisci anche con le parole viene assorbito e certe volte siamo più ascoltati di un genitore. Quindi abbiamo un’importanza sotto l’aspetto calcistico, ma anche sotto l’aspetto umano: fargli capire quali sono i valori, l’impegno, il rispetto, perché poi gli servirà, speriamo, in prima squadra, ma anche al di là del calcio”.

Riprende la parola il vicepresidente Sanapo: “Sette gruppi di settore giovanile maschile, tre gruppi invece per quanto riguarda il femminile. Anche lì un focus importante perché vogliamo implementare il numero delle squadre e completare il percorso, partendo dall’attività di base fino a organizzarci, quando saremo pronti, per una prima squadra. Come? Nei nostri programmi c’è quello di inserire anche il calcio a cinque. Poi vedremo sul territorio se riusciamo ad avere gli spazi o inizialmente delle collaborazioni. Poi, oggi, insieme a Francesco (Pancari, ndr) abbiamo l’onore e il piacere di chiudere per il terzo anno una collaborazione con Samba Rimini, insieme a loro faremo la quarta categoria. Come dicevo al loro referente, Fabio (Maisto, ndr), è un’altra squadra. Con loro abbiamo improntato un percorso che ci fa enormemente piacere perché dal punto di vista sociale noi vogliamo essere presenti anche nell’ultimo campetto di periferia. Gli appuntamenti iniziano sabato”.

Roguletti: “Sabato scendiamo in campo con la Primavera, con la trasferta più impegnativa dell’anno, ad Olbia. Domenica partiranno i campionati Under 17 e Under 15, con una trasferta a Padova. L’Under 13 inizia in casa con il Sassuolo. Dalla prossima settimana poi anche Under 16 e Under 14 inizieranno il percorso. Diciamo che entriamo nella settimana clou del precampionato e nella stagione vera e propria. Faccio un in bocca al lupo ai mister, alle squadre e a noi!”

La società sta investendo sul settore giovanile. “Sì, lo facciamo con piacere. Sul settore giovanile, se ne sono accorti anche gli addetti ai lavori, soprattutto Matteo, non ci risparmiamo. Vogliamo mettere tutti nelle migliori condizioni di lavorare. Naturalmente l’impegno è gravoso, però lo facciamo con piacere. Per quanto riguarda il percorso noi riteniamo che insegnare calcio lo sappiano fare un po’ tutti, noi vogliamo creare un nostro modello che parte invece proprio dal ragazzo, dalla formazione del ragazzo, proprio perché non tutti arriveranno a giocare ad alti livelli, qualcuno si può divertire in Terza Categoria, ma vogliamo tirare fuori degli uomini che abbiano le basi per un percorso per la propria vita”.

Avete seguito due percorsi diversi: continuità nel settore giovanile, rivoluzione in prima squadra. Come mai? “Volevamo solo sbagliare il meno possibile, quindi non abbiamo avuto la possibilità di attenzionare tutti gli addetti ai lavori, adesso ci conosciamo per quanto riguarda il settore giovanile, invece per la prima squadra abbiamo avuto il tempo e quindi abbiamo voluto cambiare per migliorarci. Io credo che sia sempre una possibilità: venire e cambiare tutto, senza conoscere, magari ci avrebbe fatto perdere qualche possibilità di competenze e fattore umano. Nel settore giovanile non abbiamo avuto il tempo, assorbiti dalla prima squadra. Ma adesso con piacere abbiamo anche il tempo di guardare il settore giovanile”.

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