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Rimini F.C., D'Alesio: "Contro l'Ascoli ci vuole una partita con zero pause"

In foto: Filippo D'Alesio, allenatore del Rimini F.C.
Filippo D'Alesio, allenatore del Rimini F.C.
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura 6 min
Ven 14 Nov 2025 11:50 ~ ultimo agg. 16:02
Tempo di lettura 6 min

Il Rimini, reduce dalle due sconfitte con Bra e Pianese e sempre a -4 in classifica, ospita l'Ascoli, terza forza del campionato con 28 punti. I bianconeri nell'ultimo turno hanno pareggiato 1-1 in casa con il Gubbio.

"Effettivamente il risultato in casa manca da tempo - attacca l'allenatore del Rimini F.C., Filippo D'Alesio, alla vigilia -. In generale diciamo che è un periodo nel quale da un punto di vista dei risultati stiamo facendo più fatica. La cosa su cui ci appoggiamo sempre però è il percorso. Con la Pianese secondo me i ragazzi hanno dato una grande prova di unione, di essere vivi, quindi non dobbiamo farci influenzare dai risultati in questo momento. Sappiamo che abbiamo un obiettivo a lungo termine, l'importante è esserci. Anche questa settimana i ragazzi hanno dato una grande dimostrazione di voglia, di concentrazione e di entusiasmo. Ci aspetta una partita tosta, perché l'Ascoli è un avversario da rispettare, ma bella, perché sarà sicuramente una partita da giocarsi a viso aperto, da giocarsi sulle individualità e da giocarsi con il piacere di confrontarsi con degli avversari che hanno sicuramente caratteristiche importanti. Io penso che noi non siamo da meno, e quindi dobbiamo giocarcela a tutti gli effetti come il nostro Rimini sa, con la nostra identità, senza snaturarci".

Per l'Ascoli un punto nelle ultime due partite. Quali dovranno essere le armi del Rimini per affrontare la terza in classifica? "L'Ascoli viene da un punto però se andiamo ad analizzare le prestazioni sono state prestazioni molto importanti: col Ravenna non meritavano di perdere, anzi, idem col Gubbio. Quindi non giudichiamo il periodo dell'Ascoli dal risultato, ma giudichiamolo dalle prestazioni, che sono prestazioni di spessore importante. Che Rimini dovrà essere? Dovrà essere un Rimini che, come sempre, deve essere consapevole di quello che è, deve essere umile nel dimostrarlo, e dobbiamo essere, contro giocatori anche di grande qualità tecnica, ancora più attenti a quelle che potrebbero essere situazioni di duello, di aiuto reciproco. Quindi, una partita attenta, una partita aperta, una partita viva, una partita che io chiamerei con zero pause".

Ci saranno altre sorprese in avanti, come nelle ultime giornate? "In questo momento quasi tutti gli effettivi sono a disposizione, a volte anche in base a quella che è l'idea della partita abbiamo dei giocatori duttili, dei giocatori che possono giocare in più ruoli. Per esempio Capac con la Pianese per me ha fatto una grande partita anche da quinto, perché lui è un giocatore che quando gli dai la linea è abile anche a ricevere palla sui piedi e puntare; abbiamo parlato di Boli, giocatore che in alcune partite ti può dare più profondità, sicuramente abbiamo visto come col Bra, con spazi chiusi, abbia fatto più fatica. In base alla partita che noi ci aspettiamo cerchiamo di far giocare chi è in uno stato di forma migliore e chi al tempo stesso, come caratteristiche, potrebbe darci una mano. A me piace pensare a 15-16 titolari, e quei titolari in base alla partita, in base allo stato di forma, li mettiamo dentro. Quindi è facile vedere anche molte rotazioni, che non ci sia un blocco di undici giocatori fisso. In questo momento la mia è una scelta di gestire il gruppo in questo modo perché penso che faccia sentire un pochino tutti quanti sul pezzo e perché onestamente tutti questi ragazzi sono 15-16 titolari. Il problema è che ne vanno in campo solo undici. Quindi in questo momento, in base alla partita, in base all'idea, in base allo stato di forma, scegliamo chi far partire dall'inizio, ma, come ho sempre detto, ad oggi con i cinque cambi a volte si hanno anche dei pensieri a partita in corso, quindi cercheremo di dare un equilibrio, ma al tempo stesso non essere rinunciatari perché non ci porta nulla".

Chi non ci sarà? "Mancano solo Gemello, Mini e Pedro Lopes".

https://www.icaroplay.it/programmi/rimini-ascoli-la-vigilia-di-filippo-dalesio/

Anche oggi a livello societario la situazione è caotica. "Siccome siamo abituati a queste situazioni, come la stiamo vivendo? "Ignorando" quella che è la situazione fuori. Altre volte ci siamo fatti prendere un pochino di più da quella che era la situazione fuori, abbiamo capito che non ci porta da nessuna parte, quindi in questo momento quello che succede fuori non ci riguarda, e non ci dobbiamo far toccare assolutamente. Abbiamo fatto una settimana libera, una settimana in cui siamo stati a pensare solo al campo, non ci sono state riunioni con il direttore, non c'è stato nulla che abbia potuto "sporcare" la testa dei ragazzi. L'amministratore Buscemi ci ha garantito tutto quello di cui noi in questo momento abbiamo bisogno. Quindi la parte societaria è una parte nella quale noi non mettiamo energie perché non possiamo fare nulla".

Avete avuto nuovi contatti con la nuova proprietà? "Gli unici contatti li abbiamo avuti in ritiro. Li abbiamo conosciuti, ma giustamente fin quando non c'è l'ufficialità nessuno ci ha contattato. Parliamo solamente con Buscemi. Bisogna aspettare la situazione delle quote, e noi quindi aspettiamo".

Questo ulteriore -3 arrivato la scorsa settimana la lascia sempre fiducioso sulla missione salvezza? "Io onestamente lo sono. Tre punti sarebbero una partita in più da vincere. So che vincere le partite non è facile, però non sono dieci punti, sono tre e quindi significa che dobbiamo fare qualcosina in più. Bisogna avere pazienza, dobbiamo sapere che da qui a gennaio ci sono sei partite belle da giocare, importanti, quindi la dobbiamo vivere con l'entusiasmo, senza l'assillo di quello è che per forza il risultato, perché altrimenti, come avevamo già pensato per quanto riguarda la gara con il Bra, poi può venire più un effetto contrario che altro. Quindi andiamoci a giocare queste partite, con la voglia di misurarci, la voglia di rendere fede a quella che è una nostra identità: una squadra battagliera, una squadra viva, una squadra tenace, una squadra coraggiosa, una squadra umile e una squadra fatta di ragazzi che dal primo giorno non hanno mai mollato".

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di Redazione