Vigilia di Pontedera-Rimini. D’Alesio: “Io mi fido di questa squadra”


Con un solo punto conquistato nelle prime tre giornate, frutto del pari sul campo della Vis Pesaro a fronte delle sconfitte con Gubbio e Ternana, il Rimini sabato (calcio d'inizio alle 17:30) va a far visita al Pontedera, che ha conquistato a sua volta un solo punto: sconfitta di misura sul campo della Torres, 0-3 casalingo per mano dell'Arezzo e 1-1 nella tana del Pineto nell'ultimo turno. In classifica però i romagnoli sono a -10 per gli undici punti di penalizzazione contro i quali proprio oggi fa sapere di avere presentato reclamo (leggi notizia).
La vigilia dell'allenatore del Rimini F.C., Filippo D'Alesio.
Sabato avrà a disposizione gli stessi giocatori che ha potuto schierare con la Ternana o ci sarà qualche giocatore nuovo? "Abbiamo recuperato De Vitis, ci sarà Boli, siamo in attesa di capire per Ferrarini. Fiorini oggi ha provato, è da valutare, però sicuramente non sarà uno dei giocatori che potrà partire dall'inizio, vediamo se ci potrà dare una mano a partita in corso".
Che partita si aspetta? "Ci aspettiamo una partita tosta, molto. Sappiamo che storicamente il Rimini a Pontedera ha sempre fatto un po' di fatica. Noi vogliamo ribaltare questo trend. Loro hanno un modo di giocare molto organizzato, soprattutto nella fase di non possesso bassa. Quindi ci aspetteremo una partita dove noi avremo il possesso, loro ci aspetteranno nella loro metà campo, e nel momento in cui riprenderanno palla saranno pronti a ripartire per farci male. Loro lo fanno molto bene, sono molto organizzati, è un modo di giocare che va accettato, va rispettato. E soprattutto dobbiamo sapere quali sono i punti forti e i punti deboli di questo modo di giocare. Noi dobbiamo pensare a noi, secondo i nostri principi. Ma dobbiamo sapere che gli spazi saranno ridotti, che persa palla dovremo essere forti ad aggredire e ci dovremo aspettare situazioni di transizioni, rovesciamenti veloci, e dobbiamo essere pronti a correre, soprattutto verso la nostra porta".
Ha una squadra molto giovane. Si fida di questa squadra? "Io mi fido di questa squadra. Manca il tempo per stare insieme, il tempo per lavorare rispetto a quelli che sono partiti prima. Io non ho non fiducia in questi giocatori, anzi hanno un grosso potenziale. Sono giocatori che hanno talento, gamba, potenziale. Manca in questo momento il fatto di lavorare insieme da tempo. Dobbiamo fare tutto in poco tempo. Qualche dettaglio non riusciamo ad oggi a metterlo a posto. Non è tanto la qualità del giocatore, se dovesse arrivare qualcuno in più ben venga. Abbiamo delle dinamiche da migliorare con il lavoro. Noi dobbiamo avere come obiettivo migliorare, il risultato è una conseguenza. Noi sabato dobbiamo andare a verificare a che punto siamo con la nostra crescita. Dobbiamo sapere che da qualche parte abbiamo qualcosa da migliorare, mi aspetto da qualche ragazzo che ha un po' più di esperienza che possa dare una mano".
La presa di posizione dei giocatori più esperti è stata decisa. È impossibile staccare quello che succede fuori da quello che succede in campo. Qual è la sua posizione? "Io non posso schierarmi, ma posso far sì che i ragazzi possano alleggerire la testa il più possibile. Far spostare le dinamiche. I ragazzi devono sapere che ognuno di noi ha un'opportunità, in questo momento dobbiamo tenere botta, capire come andare avanti. Si sta cercando di mettere ordine, i ragazzi hanno disordine. Ma sto vedendo anche da parte della società la voglia di aggiustare anche quello che non ha funzionato finora".
Con chi si rapporta della società? "In questo momento con Valerio Perini e con la Scarcella, sono le persone che quando ho bisogno di qualcosa chiamo. Quando ci sono questioni tecniche con il team manager".
Non vi manca una figura di riferimento dal punto per il calcio? "Noi sappiamo che dobbiamo aspettare una figura come direttore, si è parlato di Giammarioli, abbiamo avuto modo di conoscerlo. Mi è sembrata una persona molto preparata. Speriamo che le cose possano andare per il meglio".
Martedì c'è una scadenza importante. Nel caso non venisse adempiuto il pagamento, cosa succederà? "La società mi sta dando rassicurazioni. Sono parole, dobbiamo aspettare i fatti. Si sta modo di sopperire a una scadenza che sarebbe per tutti un segnale importante. Qualora non dovesse accadere ci sarebbe un altro terremoto. Ogni volta c'è qualcosina che ci sposta l'attenzione. O si sceglie di mollare definitivamente, ma per quanto riguarda la mia persona non sono di quell'avviso, oppure si cerca di far il meglio, partita dopo partita, per migliorare almeno fino a gennaio. Poi ognuno farà le sue scelte. Sono importantissime questioni come lo stadio, un direttore, i ragazzi hanno bisogno di una figura di riferimento, di una casa dove stare insieme. Questa situazione mi fa pensare per alcune cose quando c'era stato il cambio di proprietà. Mi è passato in mente il periodo di Raimondi, dopo otto partite eravamo ultimi in classifica. Dopo l'abbiamo ribaltata e siamo arrivati ai play off. Parlare di play off con tot punti di penalizzazione sarebbe utopico, ma parliamo di play out. I ragazzi per ribaltare ci sono".
Qualche rinforzo sembra indispensabile. "Noi dobbiamo capire che non c'è tempo, un po' di esperienza ti può dare una mano. Qualche errore iniziale può costarci qualche punto, dobbiamo avere pazienza, sostegno. Ora con i nuovi tesserati e i recuperati siamo un po' più lunghi. Qualche ragazzo proverà ad arrivare, io spero che siano ragazzi che vogliano sposare questo nuovo progetto. I nuovi sono in prova".
De Vitis lo considera più difensore o centrocampista? E sulla fascia di capitano? "Io Ale lo vedo più come un centrocampista perché lui ha fatto una grande carriera tra serie B e serie A da centrocampista. In questo momento metterlo dietro, difendere a campo aperto lo può mettere in difficoltà. È un giocatore che quando c'è da correre corre. Per la fascia la società ha preso una posizione, per una situazione dal punto di vista contrattuale. Ale sa che lui nello spogliatoio ha un peso, Bellodi ha la fascia, Lepri il vice. Do per avere, io do in mezzo al campo per avere quella corsa. Io do l'anima per i ragazzi".
Come vede invece Gemello a livello di collocazione tattica? "Gemello lo vedo come mezzala, all'occorrenza può essere anche una seconda punta. Mi piacciono le sue caratteristiche, ha qualità e doti tecniche importanti. È imprevedibile. Anche lui deve fare lo step da Primavera a prima squadra. Questo è un percorso che io sono sicuro che questi ragazzi faranno".
I CONVOCATI IN CASA RIMINI CALCIO