Le riflessioni di Emanuele Pacassoni (Rivazzurra-Miramare) per far ripartire il Calcio Giovanile


Come aiutare il calcio giovanile a ripartire dopo l’emergenza sanitaria da Coronavirus? Ricevuto, pubblichiamo il contributo di Emanuele Pacassoni, allenatore della Juniores Provinciale e responsabile tecnico del Rivazzurra-Miramare.
“Buongiorno Roberto, sono Emanuele Pacassoni, allenatore abilitato FIGC oltre che uno dei responsabili tecnici della Società Rivazzurra-Miramare Calcio.
Mi sono permesso di scrivere dopo aver letto le considerazioni lasciate da molti personaggi qualificati del Calcio Giovanile Riminese, mi permetto di aggiungere alcune considerazioni e riflessioni sul futuro dell’attività giovanile quando sarà consentito il ritorno in campo, pensieri condivisi da tutte le figure della società sportiva di cui faccio parte.
In primis volevo ringraziare Icaro Sport per la disponibilità e il presidente Magrini per aver iniziato il dialogo nei giorni scorsi, credo che in questo momento tutte le società si trovino disorientate e pieni di incertezze sul futuro prossimo del Calcio Giovanile, purtroppo il taglio che questa Pandemia darà nella nostra società sarà orizzontale, non risparmierà nessuno, vita sociale, economica e anche lo sport. La situazione generale è abbastanza disastrata e anche lo Sport, purtroppo non può restarne fuori.
Riflettendo sulle conseguenze purtroppo ci troveremo di fronte a famiglie in difficoltà economiche a causa del virus e, problema da non sottovalutare, il distaccamento sociale causerà notevoli problemi ai nostri “ragazzi” che hanno visto stravolgersi le loro abitudini comportamentali e relazionali da questa Pandemia oltre alla completa privazione dell’attività sportiva.
Nel periodo post-quarantena un ruolo determinante lo avranno gli allenatori, gli istruttori e in generale le Società Sportive per riportare alla “normalità” i nostri ragazzi e far riscoprire a tutti i VALORI FONDAMENTALI di questo sport.
Visto che tutte le società sportive nei prossimi anni andranno incontro a periodi difficili, soprattutto dal punto di vista economico vorrei che ci fosse un ritorno al CALCIO dilettantistico fatto di Volontariato e Divertimento, come dice l’amico Fabrizio “Becio” Facondini ad una realtà di quartiere, dove al centro di tutto ci sono i nostri Ragazzi che possono praticare sport in realtà vicine a casa in sicurezza e con l’insegnamento dei valori principali come Passione, Rispetto, Educazione umana e sportiva, Aggregazione e Socializzazione, aspetti che purtroppo nell’ultimo periodo a causa della crescita dell’agonismo e della competitività sono in alcuni casi venuti un po’ meno.
Servirà soprattutto l’aiuto delle Istituzioni, in particolare della FIGC con regole chiare per la ripartenza ed aiuti per le società sportive, e del Comune con la rivisitazione dell’attuale gestione dei campi sportivi. Servirà inoltre la collaborazione e l’aiuto di tutte le società Sportive, perché da un periodo del genere si esce TUTTI INSIEME, aiutandosi a vicenda.
Concordo con un ripresa graduale delle attività senza tornei o campionati con la priorità ad amichevoli anche tra società “amiche” in modo da reintegrare tutti allo sport, ragazzi e genitori riscoprendo momenti LUDICI perduti.
Guardando al passato possiamo constatare che dopo un momento difficile c’è sempre un momento di rilancio, dobbiamo solo far tesoro della “fatica delle salite per apprezzarle quando saranno discese”.
Emanuele Pacassoni”