Il Rimini FC non si presenta all'udienza del TAR per l'uso del "Neri"


All'udienza cautelare (sul merito) convocata al TAR per la giornata di martedì la Rimini Calcio non ha preso parte, avendo il giorno prima i propri legali comunicato formalmente al Tribunale la rinuncia del club a presentarsi.
Vista la rinuncia, il TAR ha emesso sentenza di improcedibilità (una delle due parti ha rinunciato infatti a difendersi).
Domenica 7 settembre il giudice monocratico del TAR aveva emesso una sentenza, superando il diniego che il Comune aveva espresso per lo svolgimento della prima partita casalinga al "Romeo Neri". La sentenza fu emessa in cosiddetta "inaudita altera parte'', quindi senza che il Comune potesse presentare memorie ma facendo esclusivamente affidamento su quanto rappresentato dal soggetto ricorrente (il Rimini F.C). Immediatamente il Comune di Rimini si era costituito in giudizio eccependo: che il provvedimento impugnato dalla Rimini Calcio era quello sbagliato (risaliva infatti a un paio di settimane prima ed era relativo ad un'altra vicenda), l'assenza di istanza per la concessione dello stadio (non avevano in quel momento fatto ancora la domanda per l'utilizzo dell'impianto) e, soprattutto, l'assenza del piano sanitario, obbligatorio per legge per lo svolgimento della partita.
Con la rinuncia all'udienza cautelare di ieri da parte del club biancorosso è venuta meno la materia del contendere sul caso del 7 settembre.
"Siamo certi che per il futuro il nuovo Amministratore Unico, dottor Buscemi, adotterà un comportamento più professionale" è il commento da Palazzo Garampi.
Intanto il Rimini F.C. ha presentato la documentazione mancante all'epoca, quindi potrà continuare ad utilizzare l'impianto sia per gli allenamenti che per le partite.