Dulca Santarcangelo-Vis 2008 Ferrara 98-64, il commento di Franco Ferroni


La bellezza in una partita. I Dulca contro la Vis 2008 Ferrara hanno dimostrato quanto valore tecnico, tattico e mentale possano portare sul parquet. Abbiamo parlato della partita, della sua esperienza e del prossimo impegno con Franco Ferroni, Assistant Coach di Massimo Bernardi, nonché leggenda del panorama cestistico italiano.
Partita contro Ferrara dominata progressivamente. Come l’ha vissuta?
“All’inizio sapevamo che loro erano da aggredire perché sono giovani, mettendo le mani addosso, ma siamo partiti blandi e loro ne hanno approfittato, dopo abbiamo aumentato d’intensità e siamo andati via. Loro è chiaro che sono una squadra giovane, anche più di noi, quindi più inesperta, quindi era quello il vantaggio almeno sulla carta da sfruttare, l’esperienza in più. Dall’inizio del campionato siamo cresciuti. Ero abbastanza fiducioso che la partita si potesse indirizzare in quel modo”.
Si può dire che questa è la vittoria più di squadra del campionato che avete fatto fino adesso?
“Sì, ma mi è piaciuta di più quella che abbiamo vinto a Rebasket. Quella è stata una bella prova di squadra sia in attacco sia in difesa dove abbiamo girato bene palla e dove ci siamo aiutati molto e bene nella metà campo difensiva. Questa era forse più facile, ma è stata una bella partita corale, con tanti assist Stefano, “Picio”, Marchino che sono sintomo di una coesione strutturale importante”.
Lei è un lungo. Cosa comporta l’assenza di Dini e come hai visto nel sopperirvi i vari Saponi, Fusco e Ramilli?
“Loro sono coscienti che devono dare qualcosina in più come dice Massimo bene. Anche i piccoli dovrà dare un dieci per cento in più per sopperire la mancanza. Lui era molto importante. È un lungo atipico, veloce, che mette in difficoltà i lunghi avversari. Ora quel ruolo lo avranno in particolare Yuri e Francesco”.
Ha detto che a inizio anno siete migliorati. In che cosa in particolare secondo lei?
“Nella consapevolezza di noi stessi, dei nostri mezzi. Anche uomini come Yuri e Francesco, ai quali bisogna stare un po’ più addosso, ma rispondono bene se vengono responsabilizzati. È chiaro che in una squadra come la nostra molto giovani, i miglioramenti più grandi li vedi nei più giovani. Chiaro che Saponi, Cunico, Raffaelli e Picio sono i veterani e la loro parte la danno sempre bene o male”.
Domanda a livello personale. A inizio anno mi aveva detto che voleva stare al fianco di Massimo Bernardi per continuare a imparare. Cosa la continua a colpire di Massimo?
“È la costanza di come ogni giorno lui venga in palestra, dando il cento per cento se non il centouno per cento e chiedendolo ai suoi giocatori. Questa è una cosa che ho visto da pochi in tutta la mia carriera. Lo richiede su ogni pallone, su ogni passaggio ed è veramente bello e importante per la crescita di ogni singolo giocatore e della squadra”.
Prossimo impegno a Castenaso. Loro sono a 12 come la Dulca. Partita difficile. Come dovrete approcciarla?
“Loro sono una squadra giovane con quattro veterani. Non sono molto schematici, giocano liberi, su qualche movimento che hanno in attacco loro. Sicuramente sono una squadra alla nostra, ma noi non dobbiamo guardare in faccia a nessuno. Dobbiamo entrare in campo, pronti via, mani addosso, difendere come le bestie 40 minuti e poi il risultato ci viene dietro se giochiamo così. La vittoria contro Rebasket ci ha fatto capire che se giochiamo così non dobbiamo avere paura di nessuno”.
Cristian Tartaglia