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Rimini F.C. parla il DS

Di Battista: "Abbiamo bisogno di segnali importanti nell'immediato"

In foto: Il DS del Rimini F.C., Antonio Di Battista
Il DS del Rimini F.C., Antonio Di Battista
di Icaro Sport   
Tempo di lettura 6 min
Lun 21 Lug 2025 11:55 ~ ultimo agg. 16:39
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Questa mattina (lunedì 21 luglio) alle 10:15 giocatori e staff tecnico del Rimini hanno lasciato il "Romeo Neri" in pullman destinazione Riolo Terme, dove svolgerà il ritiro precampionato.

Unico autorizzato a parlare il direttore sportivo, Antonio Di Battista, che si augura che il clima di sfiducia che avvolge la squadra in questo momento di grande incertezza possa presto cambiare. Ma per farlo occorre che la proprietà dia segnali importanti, e lo faccia nell'immediato.

"Sicuramente il morale non è alto, ma è comprensibile perché la situazione economica è un po' di difficoltà - attacca Di Battista -. Sicuramente i ragazzi sono consapevoli, c'è questo clima di sfiducia che spero si possa nei prossimi giorni togliere di mezzo con un intervento importante da parte della proprietà. Io torno a ripetere: non conosco le loro strategie, vogliono dare continuità, ma adesso abbiamo bisogno di segnali importanti nell'immediato".

Il DS continua. "Siamo qui per senso di responsabilità perché se fossimo andati tutti via a questo punto probabilmente il Rimini non sarebbe più in vita. È un nostro dovere continuare, però è chiaro che adesso abbiamo bisogno di certezze nell'immediato. Lo abbiamo fatto perché non ci sono solo i contratti, ci sono anche le persone, persone che hanno famiglia, che hanno bisogno, quindi era giusto tenere in vita la società. Siamo arrivati ad un punto in cui c'è bisogno di qualcosa d'importante, e solo la proprietà questa cosa importante la può dare".

https://www.icaroplay.it/programmi/rimini-f-c-di-battista-abbiamo-bisogno-di-segnali-importanti-nellimmediato/

A livello dirigenziale non ci sono più il vicepresidente e responsabile del settore giovanile (Angelo Sanapo) ed il direttore generale (Giuseppe Geria). Saranno sostituite queste figure?

"Sicuramente adesso abbiamo altro a cui pensare. A me personalmente dispiace tantissimo perché sono persone con cui ho lavorato per più anni. Hanno fatto le loro scelte, quella di Geria sicuramente era già maturata prima perché voleva avvicinarsi a casa e voleva soprattutto rientrare nel settore giovanile, quella di Angelo sinceramente non me l'aspettavo, però avrà avuto i suoi buoni motivi. Però pazienza! La vita continua, dobbiamo andare avanti".

La figura del responsabile del settore giovanile è però urgente da trovare perché c'è una macchina che deve essere rimessa in moto. Diversi giovani tesserati per il Rimini la scorsa stagione si sono già accasati in altre società ed il rischio è quello di ripartire da un "anno zero" per quanto concerne il vivaio.

"Assolutamente sì. In questi giorni abbiamo incontrato anche alcuni responsabili di settori giovanili. Ci sarebbe un responsabile che ha lavorato a grossi livelli che potremmo convincere a venire, però lui chiaramente aspetta che ci sia una risposta importante da parte della proprietà. Anche lì saremmo coperti alla grandissima perché è una persona che ha fatto calcio giovanile ai massimi livelli".

Sembra che però tutto sia bloccato in attesa che la proprietà faccia chiarezza.

"Assolutamente sì. Ce lo auguriamo, io dico nelle prossime ore. Non ci può andare oltre da un punto di vista temporale".

Si è parlato della possibilità di ingresso di nuovi soci, c'è anche la possibilità che la società venga ceduta? Vi è stato detto qualcosa dalla proprietà?

"Assolutamente no, però circolano tante notizie e dalle notizie che circolano ci sarebbe anche questa possibilità. Però, ripeto, io non conosco la strategia e nemmeno se ci sono trattative in merito".

Sono partiti 14 dei 15 giocatori sotto contratto dalla passata stagione, manca solo Megelaitis. La motivazione?

"Ha inviato un certificato medico questa mattina. Poi con il segretario vediamo di cosa si tratta".

Quindi ancora non si sa se si aggregerà o meno al gruppo?

"Dobbiamo valutare questo certificato medico e capire". 

Cosa chiedete alla proprietà e cosa chiedete alla piazza?

 "Alla piazza non possiamo che chiedere pazienza, come la stiamo avendo noi in questo momento. È chiaro che i tifosi sono preoccupati, come lo siamo noi. Io quello che posso dire è di aspettare qualche giorno. Spero si risolva al più presto nel modo migliore e che si possa tornare a gioire come abbiamo fatto quest'anno con risultati importanti. Lo auguro di cuore soprattutto ai tifosi, perché ci sono stati sempre vicini, anche nei momenti difficili. Io ricordo sempre quell'incontro con i tifosi sul campo quando eravamo ultimi in classifica. Sono rimasto colpito dal loro senso civico e dall'aiuto che ci hanno dato in quel momento. Spero che possiamo ripagarli con qualcosa d'importante, ma abbiamo bisogno noi adesso, come i tifosi, di certezze".

Per sbloccare la situazione ci potrebbe essere qualche cessione importante che possa dare una mano da un punto di vista economico?

"La proprietà ci ha detto di non cedere nessuno. È chiaro che bisogna capire cosa entra e cosa si può fare. Però noi non ci fasciamo la testa perché quando siamo arrivati abbiamo venduto Santini, poi avete visto com'è andata. L'anno scorso abbiamo avuto lo stesso problema quando abbiamo perso gente come Pietrangeli, Morra e Lamesta, e nonostante tutto siamo riusciti a mettere insieme un organico comunque competitivo. Sotto questo aspetto io personalmente non ho problemi a dire che si può fare a prescindere. È chiaro, è tardi, sui giovani non troverai magari quelli che un mese fa probabilmente erano più interessanti per noi. Però dal punto di vista della tempistica, ci sono delle società che devono ancora partire per il ritiro. Il Foggia per esempio partirà giovedì. Non è tardi".

Anche se a livello di credibilità il protrarsi di questa situazione potrebbe influenzare in negativo il mercato.

"Corrisponde a verità. Lì purtroppo non possiamo farci niente perché la cicatrice dei quattro punti di penalizzazione è lì, la vedono tutti. Magari si pensa sempre che ci siano difficoltà a livello economico. Però in questi due anni dal punto di vista della credibilità abbiamo fatto passi da gigante, non ho riscontrato, soprattutto negli ultimi tempi, difficoltà in merito, anzi tanti agenti, tanti direttori vogliono mandare giovani qui da noi perché soprattutto nell'ultimo anno sono stati valorizzati tanti giovani. Non ci sono problemi sotto quest'aspetto".

A livello personale è fiducioso?

"Fiducioso? - sospira -. La speranza è di poter continuare in condizioni come quelle prima delle difficoltà. Io sono felice di poter operare in quelle condizioni. È chiaro che poi quando le condizioni sono difficilissime fai fatica. Non è che io abbia la bacchetta magica o De Vita abbia la bacchetta magica. Noi proveremo a dare il nostro meglio. In questo momento ci aspettiamo questo segnale, altrimenti sarà difficile per tutti, non solo per me".

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di Redazione