Futuro del Rimini F.C.
Commissione consigliare sul Centro Sportivo della Gaiofana. Presenti i tifosi
In foto: Un momento della commissione consigliare

di Icaro Sport

Ven 11 Lug 2025 08:07 ~ ultimo agg. 13:13
Questa mattina, venerdì 11 luglio, alle 8:45 si pronuncia la sesta commissione consigliare in cui si farà il punto sul Centro Sportivo della Gaiofana , i cui interventi sono in capo alla Responsabile spa di Stefano Petracca , marito del presidente del Rimini FC, Stefania di Salvo .
Entrambi sono stati invitati alla seduta dalla presidente della commissione Annamaria Barilari e hanno accettato l'invito a presenziare.
La Curva Est ha invitato tutti gli appassionati biancorossi a farsi trovare alle 8:30 fuori dal consiglio comunale .
"Si può costruire (con fondi pubblici) un centro sportivo fondamentale per le esigenze del Rimini, mentre non si pagano gli stipendi e si distrugge il futuro della Rimini Calcio? Ci sembra un film horror, non una cosa che si possa accettare nella realtà. C'è una responsabilità sociale per portare avanti questa impresa. Invitiamo nuovamente la città a ribadirlo, domattina 8.30 fuori dal consiglio comunale" il messaggio pubblicato sulla pagina Facebook della Curva Est.
Presente per Responsible SpA Giorgio Tana, direttore sviluppo commerciale, e i due architetti che stanno seguendo i lavori. Assenti i coniugi Petracca.
https://www.icaroplay.it/programmi/centro-sportivo-gaiofana-intervista-a-giorgio-tana-responsible-s-p-a/
Fuori dalla sala consigliare viene esposto dai tifosi lo striscione "Rispetto per Rimini" .
Subito un momento di tensione con i tifosi che chiedono a Tana di parlare prima con loro.
Dopo la presidente Barilari, il primo a prendere la parola è l'assessore allo Sport, Michele Lari: "la restituiamo alla città. Non è un intervento isolato. È il risultato di un percorso virtuoso tra pubblico e privato".
L'assessoreai Lavori pubblici, Mattia Morolli, dice: "L'attualità parla anche di un bando vinto da 4 milioni di euro, con fondi Pnrr . Va risolta entro l'anno. Dare alla città un'impiantistica sportiva diffusa".
Giorgio Tana: "Lo spazio è di inclusione, aperto a tutti. Il cantiere sta procedendo regolarmente. L'azienda ha deciso di continuare a percorrere affinché l'opera sia pronta nel rispetto dei programmi previsti dal Pnrr. Oggi siamo qui per illustrarvi quelli che sono i lavori che sono stati fatti dalle aziende che sono state selezionate".
Prende la parola l'architetto Alessandro Feragalli, direttore operativo presso il Centro sportivo Responbile HPC: "Stiamo parlando di un centro sportivo di 27 ettari, grande quanto quello della Juventus, quindi di una certa rilevanza. Nessuno a livello di serie C ha un impianto sportivo di questa rilevanza".
"Nessuno in Serie C parte con 4 punti di penalizzazione" ribatte qualche tifoso.
"Il 20 dicemrbe 2024 l'inizio dei lavori - riprende Feragalli -. C'è stato il rinnovo totale dei due campi di calcio a 11 in sintetico. Centro sportivo che permette di praticare diversi sport. Il 28 febbraio 2025 siamo arrivati alla fase di pulizia per arrivare a fine aprile alle demolizioni. A fine giugno il 30% dei lavori. Abbiamo completato i campi a 11 in sintetico, il parcheggio. C'è un impianto fotovoltaico. Si sta lavorando alle finestrature e stiamo lavorando all'interno con la realizzazione di cartongessi e dell'impiantistica. Lavorano circa 30 persone al giorno, a volte anche di più. C'è la foresteria, una palestra. Il 30 agosto saremo al 50% dei lavori: avremo completato il parcheggio. Cercheremo di rendere operativa almeno una parte per l'autunno. A ottobre completermo i campi sintetici. La struttura sarà completa al suo interno, mancheranno solo le rifiniture".
L'architetto Marco Berardinucci, direttore lavori e CSE presso il Centro sportivo Responbile HPC: "Ufficialmente è al 30,92%. Noi abbiamo lavorato in questi giorni e nelle scorse settimane per portare l'opera oltre il 30 e ci siamo riusciti. Abbiamo quasi chiuso diversi preventivi importanti per la realizzazione dell'opera: infissi, pavimentazione esterna..."
Matteo Angelini, consigliere comunale: "Non si è parlato del cuore del problema. Bisogna mettere in fila le cose, c'è stato un momento in cui tutti abbiamo apprezzato l'area nuova e incominciato un po' a sognare dopo periodi di buio. È altrettanto oggettivo il momento che si è venuto a creare da un anno a questa parte, perché tutto quello che si era creato non ha rispettato le aspettative. Penso siano legittime le proteste da parte dei tifosi, soprattutto quando avvengono in maniera civile. Magari un approccio più diretto alla problematica avrebbe aiutato. Se non fossi stato consigliere sarei stato presente come cittadino. Qui in ballo c'è un senso di appartenenza. Soprattutto i ragazzi del settore giovanile, che restano l'impulso della Rimini Calcio. Sono loro che dobbiamo tutelare in tutti i modi. Questo centro nasce per questo, non per altro, perché in quel centro deve allenarsi il Rimini. Non può esistere un centro della Gaiofana se non esiste più una Rimini Calcio, non può esistere un movimento calcistico cittadino se non c'è una prima squadra. Era stato detto che il centro sarebbe stato utilizzato dalla prima squadra e dal settore giovanile, io vorrei una conferma".
Segue un altro momento di forte tensione. "L'avete tirato voi il Rimini in mezzo" urlano i tifosi. La presidente Barilari ricorda che la commissione è sul centro sportivo.
Nicola Marcello, consigliere comunale: "Parliamo di una struttura chiusa del 2009. Dal gol di Mastronunzio che costrinse il Rimini alla C iniziò il declino. Non facciamo il paragone con il centro sportivo della Juventus, che è un'altra cosa. Un grave errore del management comunale perché lo ha levato per anni e adesso lo ha regalato a voi. Ogni volta il settore giovanile è penalizzato. La cosa più grave, lo dico da genitore, è che un intero settore giovanile è stato lasciato a casa e nessuno è stato informato. Per il centro sportivo Gaiofana una volta che l'avrete completato a chi sarà affidato? Mettiamo che la nuova Rimini Calcio non lo prenda. Ripeto: è stato un grandissimo errore affidare il campo a due entità giuridicamente diverse. Io l'avrei dato alla Rimini Calcio. Che obbligo ha la Responsible a dare i campi ai riminesi? Come intendete gestire in futuro i rapporti tra questo centro sportivo e Rimini?".
Loreno Marchei, consigliere comunale: "Io abito lì e quel posto lo conosco da 54 anni. È chiaro che si è dovuto correre. Quel luogo nel 2023 era completamente allagaro. Il problema principale è che quella è un'area che è ai piedi di una collina. Io lo denuncio dal 2017, ma se ricapita voi fate questo investimento e il "gufo" Marchei... Poi di chi è la colpa? Tra i rischi ne evidenzio due: negli ultimi quattro anni quel luogo ha preso fuoco due volte. La situazione è tuttora così. Quello non compete a Responsible, è fuori da recinto. È una situazione che ho denunciato più volte. A proposito di rischio, si è detto: dobbiamo fare in fretta per preparare gli spogliatoi e almeno due campi per gli allenamenti da settembre. Vi chiedo: a livello assicurativo come si fa a consentire gli allenamenti a dei professionisti in un luogo che è un cantiere? Questo ce lo dovete spiegare. Non è gufare per il Rimini, ma chiedere un po' di serietà".
Andrea Pari, consigliere comunale: "I tifosi non hanno torto. Forse l'oggetto della commissione si sarebbe potuto variare. Avremo modo di farlo sicuramente, però la gestione della commissione deve essere più serena perché anche loro sono cittadini e ci vuole rispetto. Sarei stato molto meno preoccupato se non avessi sentito la relazione. Ho sentito dire: cercheremo di portare a termine. Spero che quando risponderete sarete più sicuri. Avete detto che siamo al 30% poi che abbiamo chiuso diversi preventivi. Vi chiederei di dare rassicurazioni maggiori su questo. Noi abbiamo già pronta la convocazione di un consiglio tematico per parlare di stadio e per parlare di Rimini Calcio. Comprendo anche i toni, dopodiché sta a noi che siamo consiglieri comunali, assessori, presidente di commissione gestire. Secondo me si sarebbe potuta gestire meglio".
Carlo Rufo Spina, consigliere comunale: "Voglio capire a quanto ammonta l'investimento privato e se confermate che solo con i pannelli fotovoltaici ci sia un guadagno di 50mila euro l'anno, che porta in 25 anni a 1 milione 250mila euro. La Rimini Calcio che diritti avrà sui campi del centro sportivo Gaiofana o su parte di quei campi. Il Comune può ancora creare dei diritti certi riservati, con un canone privilegiato, per la Rimini Calcio, perché questi campi devono essere collegati alla Rimini Calcio. Il settore pubblico deve essere il settore giovanile. L'opposizione ha proposto un consiglio tematico, entro fine luglio, per capire non solo le strutture ma anche la Rimini Calcio. Quando parliamo di strutture sportive l'interesse pubblico è alto. Vogliamo avere la certezza che ci siano dei campi sotto-mercato perché non si può andare sempre sulle spalle della società, delle famiglie e della città".
Stefano Murano Brunori, consigliere comunale: "Facciamo questo bel centro sportivo, se non ci sarà una Rimini Calcio e un settore giovanile per chi sarà? Avete parlato di una foresteria, ma se non ci sarà la Rimini Calcio cosa sarà questa foresteria, un hotel?"
Risponde l'assessore allo Sport, Michele Lari: "Quando si parla di impianto pubblico vuol dire messo a disposizione. Il tema oggi era il centro sportivo".
I tifosi rumoreggiano ancora.
"Siamo disponibili a fare un consiglio tematico - riprende Lari -. Non ci sono diritti certi per la Rimini Calcio all'interno del centro".
Riprende la parola Giorgio Tana: "In tutti i cantieri ci sono dei problemi. Il tema è sempre lo stesso: l'imprevisto può essere dietro l'angolo. Stiamo cercando di correre contro il tempo per realizzarlo entro il 31/12/2025, non è escluso però che possa esserci uno slittamento. È un cantiere estremamente complesso. Il 19 giugno scorso abbiamo presentato questo importante investimento presso l'ANCI in presenza del presidente della Serie C, Marani, e Rimini è stata presa come esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato. C'erano tutti i presidenti, che si sono complimentati per come sta andando avanti il cantiere. Ribadisco: tutto è proiettato ad un investimento importante dell'azienda, ma ricordando che siamo in un regime pubblico-privato".
Marco Berardinucci: "Nel piano finanziario ci sono dei soldi affinché tra 25 anni si possano sistemare i problemi".
Alessandro Feragalli: "Gli oneri di costruzione passano al privato, e noi siamo passati da 4 milioni 350 mila a oltre 8 milioni, che probabilmente diventeranno di più. È previsto che dopo 15 anni i campi in sintetico siano rifatti dal concessionario. Non sarà il Comune a farli, ma il concessionario. Per il valore pubblico è sicuramente un impianto calcistico ma il Ministero ha voluto che ci fossero anche altre discipline per far sì che non sia solo un centro professionistico. Il campetto di basket, la pista, è aperta a tutti. Al bando non poteva rispondere chiunque, ci sono dei requisiti tecnici. Il bando aveva dei termini stringenti".
Matteo Angelini: "Non ho avuto risposta alla mia richiesta: non più di due settimane fa le famiglie dei ragazzi del settore giovanile hanno ricevuto informazioni sul fatto che da settembre parte dei campi sarebbe stata a disposizione del settore giovanile. Il centro viene presentato con il logo del Rimini F.C. e poi apprendiamo che il Rimini F.C. non avrà diritti sul centro".
Marco Berardinucci: "Noi stiamo facendo tutto il possibile per mettere il blocco 2 a disposizione. Ci sono delle problematiche. Lo potremo dare a settembre facendolo recintare. Stiamo lavorando per poterlo realizzare".
Alessandro Feragalli: "C'è stato un sopralluogo con Zola per vedere se può essere utilizzato anche per le Nazionali. Per la foresteria è un centro sportivo che può essere utilizzato per più utilizzatori. Chiaramente la Rimini Calcio ha una preferenza. Il campo in erba naturale può ospitare oltre alla prima squadra della Rimini Calcio anche altre, compresa la Nazionale. Sarebbe interessante che la Federazione spostasse alcune squadre al centro".
Giorgio Tana: "L'attenzione per i giovani ed il tema salute è uno dei temi, che cercheremo di percorrere. Strutturarci anche per organizzare tanti tornei di carattere internazionale. Avere una foresteria vuol dire anche ospitare squadre che provengono dall'estero per allargare il settore a livello internazionale. Di questo abbiamo parlato con il presidente Marani e con Gianfranco Zola. Va valorizzato il centro, ma riteniamo che dare la possibilità ai giovani di poter praticare attività sportive, calcio in particolare nel momento in cui ce ne sono sette di campi, anche con l'estero possa portare vantaggi per tutto il territorio".
SCHEDA VI COMMISSIONE CENTRO SPORTIVO GAIOFANA
Lo stato di avanzamento dei lavori del centro sportivo nella zona Gaiofana è stato oggetto della VI Commissione, che ha visto la partecipazione degli assessori Michele Lari e Mattia Morolli, dei tecnici e degli uffici sport e lavori pubblici, oltre a Giorgio Tana, direttore sviluppo commerciale Responsible, società che ha in capo la realizzazione e la gestione del progetto nell’ambito del partenariato pubblico-privato, insieme al direttore dei lavori del centro sportivo arch. Marco Berardinucci e al direttore operativo arch. Alessandro Feragalli. Ha comunicato l’assenza alla commissione il presidente della Responsible spa, Stefano Petracca. Ad assistere alla commissione anche una trentina di tifosi, rappresentanti della Curva Est della Rimini calcio.
I progettisti e i tecnici che fanno riferimento a Responsible hanno ripercorso l’iter che ha portato all’avvio dei lavori al centro sportivo della Gaiofana, avviati a fine dicembre dello scorso anno, ereditando un complesso parzialmente realizzato, ma fermo da dieci anni e dunque in stato di degrado, con conseguenti difficoltà amministrative e tecniche.
Gli architetti Giorgio Tana, Alessandro Ferragalli e Berardinucci hanno presentato con video, slide e immagini lo stato di avanzamento dei lavori. “Ad oggi – spiega l’architetto Berardinucci – lo stato di avanzamento dei lavori è al 30,92%, una percentuale in linea con il crono programma. gli interventi riguardano il parcheggio, su cui insiste l’impianto fotovoltaico, i sottoservizi con le strutture di recupero delle acque piovane utili anche per irrigare i campi, si sta lavorando al fabbricato principale, sia all’esterno sia agli interni. La scorsa settimana abbiamo chiuso preventivi per opere fondamentali per la realizzazione del centro, quali infissi, pavimentazione esterna, sanitari. Per l’autunno potremo essere nelle condizioni di mettere in funzione parte della struttura, con i campi sintetici completati e la semina dei campi naturali”.
Il centro sportivo, ricordano, sarà completato dai campi oltre ad una piccola struttura polifunzionale e pista ciclopedonale, che “permetterà alla città di avere un grande spazio per lo sport e per la socializzazione”.
“Stiamo lavorando alacremente per rispettare il cronoprogramma al 31 dicembre 2025 e tagliare il traguardo nei tempi – aggiunge Berardinucci - ma non è escluso che ci possa essere una proroga anche in considerazione della complessità dell’intervento e degli imprevisti che si possono verificare nel corso dei lavori. L’obiettivo è quello di arrivare al collaudo di una parte del centro, per poter iniziare a fare attività prima del termine completo dei lavori. Sull’avanzamento dei lavori c’è controllo incrociato e continuo non solo dell’Amministrazione comunale, ma anche del ministero e dell’Unione Europa in quanto co-finanziamento dei fondi europei”.
“Il progetto del centro Gaiofana, che Responsible SPA sta realizzando in sinergia con il Comune, è un esempio concreto di come lo sport possa essere uno strumento di rigenerazione urbana, di inclusione e di promozione della salute – sottolinea l’assessore Lari - È un progetto importante per due motivi. Il primo è di natura urbanistica e sociale. L’area su cui oggi si concentra questo intervento era originariamente oggetto di un’iniziativa privata, avviata alla fine del primo decennio degli anni 2000 e successivamente naufragata. Un’area che per anni è rimasta inutilizzata, abbandonata, e che il Comune ha faticosamente riportato sotto controllo pubblico anche attraverso un lungo e complesso contenzioso legale. Oggi, grazie alla collaborazione e all’unità di intenti e di visione con il privato, non solo la recuperiamo, ma la restituiamo alla città, rendendola finalmente uno spazio vivo, al servizio dello sport e della salute. Il secondo motivo è che questo intervento non è un caso isolato, ma parte di una visione più ampia che ci vede impegnati in importanti investimenti in termini di investimenti e progettualità sul fronte dell’edilizia sportiva. Abbiamo in arrivo la nuova piscina comunale, stiamo portando avanti il progetto per la nuova pista di atletica, il percorso per il nuovo stadio è già avviato. L’impianto Flaminio continua a rappresentare un riferimento per lo sport indoor, e stiamo lavorando per realizzare una grande cupola all’interno del quartiere fieristico, uno spazio capace di ospitare eventi sportivi nazionali e internazionali. Nel prossimo quinquennio vogliamo che Rimini abbia impianti nuovi, funzionali, sostenibili, in grado di rispondere sia alle esigenze delle nostre società e squadre, sia a quelle del turismo sportivo, che per noi rappresenta una leva fondamentale di sviluppo economico e sociale”.
“Il progetto del centro Gaiofana – aggiunge Lari - è un esempio concreto di come la collaborazione tra amministrazione comunale, società sportive e soggetti privati possa generare valore pubblico: non solo in termini di rigenerazione urbana o realizzazione di impianti, ma anche per ciò che riguarda l’impatto sociale che ne deriva. Un lavoro congiunto che restituisce alla città un bene collettivo che prima non c’era”.
“Il centro sportivo sarà un impianto pubblico e come tale dovrà essere aperto alla cittadinanza – aggiunge l’assessore Lari - Per questo stiamo lavorando per definire le modalità di fruizione a titolo gratuito per le scuole e tariffe calmierate per le società sportive, fermo restando che il gestore sarà Responsible che avrà ovviamente libertà di impresa. E aggiungo: esistono decine di esempi in Italia e in Europa di impianti sportivi che non sono direttamente gestiti o legati alla società della città. Castel Volturno per il Napoli, Trigoria per la Roma, Milanello per il Milan, tanto per citarne tre. I centri sportivi non sono proprietà delle società calcistiche. Sono strumenti funzionali, sportivi, tecnici e operativi”.
“Ovviamente la Rimini calcio sarà il primo interlocutore ed utilizzatore dell’impianto. Abbiamo l’appoggio della Federazione calcio – sottolinea Tana – che ha mostrato mostrato apprezzamento per il progetto. La Federazione ha bisogno di altri centri sportivi e quello di Rimini rispetta tutti i parametri, dunque potrebbe ospitare anche le rappresentative federali”.
Il progetto prevede sette campi da calcio: due campi da undici in erba naturale, altri due campi da undici in erba sintetica, due campi da otto in erba sintetica e un campo da calcio a cinque. Oltre ai campi da calcio ci sarà anche una pista ciclo-podistica, uno spazio polivalente (basket, tennis, volley etc), un’area abilitativa, gli uffici, una foresteria e un’area ristorazione a servizio degli sportivi. 330 parcheggi con impianto fotovoltaico su un’area di 12.600 metri quadri. Il progetto è finanziato con 1,4 milioni di euro nell’ambito del PNRR (Missione 5, Sport e Inclusione Sociale), per un investimento complessivo di circa 6 milioni tramite partenariato pubblico-privato. La conclusione dei lavori è prevista a dicembre 2025, dopodiché inizierà la gestione da parte del concessionario per 25 anni.
Altre notizie
Calcio Sammarinese
Tris di arrivi al Tre Penne: ecco Loiodice, Pastorelli e Peluso
di Icaro Sport
FOTO
Basket Serie A2
RBR saluta e ringrazia Francesco Bedetti
di Icaro Sport
Approvato progetto esecutivo
Nuovo manto per il campo da calcetto al Parco Pertini di Rivazzurra
di Icaro Sport
Entro il 30 luglio
L'opposizione chiede un Consiglio Comunale tematico sulla Rimini Calcio
di Icaro Sport
con ospiti e lettori
Il Resto del Carlino celebra i suoi primi 140 anni. A Rimini festa in Arena
di Redazione
Meteo Rimini