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Domenica alle 18 al Flaminio

Alla scoperta della Flats Service Fortitudo Bologna, avversaria della Dole

In foto: RBR-Fortitudo
RBR-Fortitudo
di Icaro Sport   
Tempo di lettura 7 min
Ven 12 Dic 2025 18:45 ~ ultimo agg. 18:47
Tempo di lettura 7 min

L'occasione è di quelle speciali, il Flaminio si tinge di festa: domenica 14 dicembre alle 18:00 si alzerà la palla a due per il derby, per la battaglia sportiva tra la Dole Rimini e la Flats Service Fortitudo Bologna. Non è solo la diciassettesima di Serie A2, però, a rendere particolare la giornata: data cerchiata in rosso sul calendario anche per il Dole Day, la giornata dedicata al Title sponsor biancorosso, e per scoprire cos’ha in mente il reparto marketing di Rbr per i propri tifosi.

La Fortitudo di coach Attilio Caja è nel gruppone delle seconde in classifica, a 20 punti e +2 sui biancorossi, un bottino arrivato principalmente sul parquet del PalaDozza (7-1 in casa, 3-5 in trasferta); lontano da Bologna, dove hanno superato, tra le altre, Verona, Brindisi e Livorno, i biancoblù non sorridono dal 12 novembre (largo 58-81 su Mestre) con le sconfitte a Cento (80-67), Avellino (85-62) e Bergamo (65-56 nel recupero dello scorso mercoledì). L’impronta dell’allenatore pavese sulla Flats Service è evidente: la Effe, pur essendo il quartultimo attacco della Lega con una media di 75,5 punti a partita e percentuali di tiro non brillanti (51% in area, 33% dall’arco nonostante il numero di triple tentate più alto in assoluto), vanta la seconda miglior difesa del campionato, subendo solo 72,1 punti a partita, e un’ottima protezione del canestro, concedendo solo il 46% in area agli avversari e conquistando 39 rimbalzi a partita, il miglior dato della Serie A2.

Colpita fin da inizio stagione da diversi infortuni, la Fortitudo è intervenuta sul mercato aggiungendo diversi giocatori al competitivo roster costruito in estate. La regia è nelle fidate mani di Matteo Fantinelli, playmaker di stazza (195 cm) e giocatore completo: oltre 8 punti, 4 rimbalzi e 6 assist per il faentino, terzo miglior passatore del campionato ed efficace soprattutto spalle a canestro contro i pariruolo; assente nell’infrasettimanale, dovrebbe rientrare per il derby. In guardia, resta da valutare la posizione di Lee Moore, fuori da un mesetto per un trauma distorsivo: guardia mancina già vista nella massima serie (con Brescia), Moore è il miglior marcatore dei bolognesi con 18 punti a partita, a cui aggiunge oltre 3 rimbalzi e quasi 4 assist; il trentenne tira tanto (15 tentativi esatti a partita) sia da due che da tre, risultando più efficace all’interno dei 6,75 (56%, concludendo sia al ferro che dalla media) che da fuori (25%). Il suo infortunio aveva aperto le porte all’arrivo dell’ex Rieti Jordan Harris, 16 di media con ottime percentuali (76% da due e 40% da tre) nelle prime tre partite ma uscito dopo soli cinque minuti nell’ultima sfida con Bergamo: se, come sembra, Moore dovesse rientrare già domenica, la sua esperienza bolognese potrebbe considerarsi già terminata. I profili tecnici dei due USA sono piuttosto simili (guardie mancine efficaci soprattutto in penetrazione), e si complementano alla perfezione con quello dell’ala Alvise Sarto, giocatore perimetrale (l’80% dei suoi tiri arriva da oltre l’arco) e ottimo difensore grazie ai suoi due metri di altezza. Sarto è il terzo marcatore dei felsinei con 13,5 punti di media, e le sue percentuali sono eccellenti (55% da due e 37% da tre con più di 8 tentativi a partita); l’attacco bolognese lo coinvolge con tante uscite dai blocchi, ma sa far male anche in transizione. Da quattro sta giocando l’ex di turno, quel Simon Anumba visto fino all’anno scorso in maglia Rimini: difensore arcigno ed atletico, Anumba non spicca in attacco (4 punti e altrettanti rimbalzi a referto, 41% da due e 17% da tre) ma porta energia su entrambi i lati del campo e si può spesso trovare francobollato ai migliori giocatori avversari. Al centro c’è Paulius Sorokas, lungo bidimensionale di 204 cm; il lituano sfiora la doppia doppia (16+9 di media, secondo rimbalzista della Lega) e gioca con grinta e intensità, facendosi valere sia in attacco (56% in area e 35% dai 6,75) che in difesa.

La second unit bolognese può contare su una coppia di guardie in grado sia di realizzare che di creare per i compagni. Gianluca Della Rosa, dopo una vita nella sua Pistoia e diverse stagioni in A1, ha sposato quest’estate il progetto della Fortitudo facendosi valere tanto in quintetto quanto dalla panchina; play di 183 cm, Della Rosa è un eccellente difensore sulla palla e, oltre a realizzare 7,4 punti a partita tirando principalmente da tre (31%), mette a referto ben 4 passaggi vincenti a partita (secondo solo a Fantinelli). I biancoblù hanno poi aggiunto, a estate inoltrata, il talento di Matteo Imbrò: veterano di A1 e A2, come molti compagni ha faticato a trovare continuità per via degli infortuni, giocando solo 7 partite (6,5 punti e 1,7 assist); tuttavia, Imbrò rimane un giocatore pericoloso che, come Della Rosa, predilige le soluzioni perimetrali (più di 5 tentativi, 29%) e che sa crearsi il tiro anche in situazioni complicate e da molto lontano. Torna in A2 dopo un biennio a Roseto, culminato con la conquista della promozione nel campionato cadetto, Vincenzo Guaiana: guardia/ala di 195 cm, il numero 14 è un altro dei tanti giocatori di energia a disposizione di coach Caja; più votato alla metà campo difensiva, Guaiana sa comunque fare canestro (4 di media, 42% da due e 27% da tre) rendendosi utile in soli 17’ di utilizzo medio. L’ultimo arrivo in casa Fortitudo è Niccolò De Vico, finalmente tornato in campo dopo un infortunio che ne ha pesantemente condizionato la scorsa stagione (solo 14 partite giocate): quando è in forma, De Vico è un giocatore molto solido, in grado di giocare in entrambi gli spot di ala grazie ai suoi 198 cm e di aprire il campo con le triple (42% nell’ultima regular season completa che ha disputato). Il centro undersize Samuele Moretti (198 cm per 95 kg), ex Orzinuovi e Latina, può sia giocare con Sorokas che dargli il cambio; giocatore molto dinamico e rapido per la posizione che occupa, è un buon rollante dopo i blocchi e sa finalizzare bene a canestro (56%) pur mancando di un vero e proprio gioco perimetrale (4/15 da tre lo scorso anno, ancora nessun tentativo in questa stagione). Per Moretti, le medie dicono 5 punti e altrettanti rimbalzi a partita, per una valida opzione in uscita dalla panchina.
Da segnalare poi le assenze in casa Flats Service: già detto del ballottaggio forzato in corso tra Moore e Harris, i biancoblù hanno perso già in preseason il centro titolare Lorenzo Benvenuti, fuori per tutta la stagione dopo l’infortunio al ginocchio, e dovranno certamente fare a meno anche dell’esperta ala Valerio Mazzola.

La Fortitudo è una squadra con un’identità precisa; organizzata ed intensa, ricca di stazza anche negli esterni, come per tutte le squadre di coach Caja l’aggressività difensiva è costante. Da questa solidità nasce buona parte dell’attacco bolognese, fatto di contropiedi e transizioni rapide dopo le palle recuperate o i rimbalzi difensivi; a difesa schierata, i biancoblù si affidano alle penetrazioni delle guardie ed ai movimenti senza palla di Sarto sui giochi di uscita dai blocchi. La Dole dovrà quindi essere disciplinata a difesa schierata, contenendo proprio le uscite, togliendo ritmo alle guardie bolognesi e cercando di limitarne le soluzioni in campo aperto.

In difesa, la Fortitudo cerca di togliere ritmo all’attacco avversario, sia con il pressing costante e l’aggressività generale sul pallone che con la capacità di intasare l’area rendendo difficili sia le penetrazioni degli esterni che le soluzioni individuali dei lunghi in post basso. La chiave dell’attacco riminese sarà quindi una circolazione del pallone rapida ed efficace, con penetrazioni e scarichi che permettano ai biancorossi di aprire il campo, muovendo in modo continuo la difesa della Effe e costringendola a rotazioni più

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