A Madrid il Congresso Isokinetic contro il boom infortuni. Ci sarà anche Rimini


Si giocano sempre più partite: quest'anno perfino quelle del Mondiale per club allargato a 32 squadre che prenderà il via a metà giugno. E si gioca a sempre più elevata intensità: perché portare al limite estremo le performance dei calciatori è l'obiettivo degli allenatori, oggi quasi tutti inclini a sacrificare estro e fantasia sull'altare della fisicità.
In tutto questo si pone però da tempo una domanda: quali strategie può mettere in campo la medicina sportiva per limitare, in termini di prevenzione e cura degli infortuni, i rischi di un pallone che corre a velocità supersonica?
Molte risposte arriveranno dal XXXII Congresso Internazionale Isokinetic che sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 maggio trasferirà a Madrid il meglio della comunità scientifica internazionale.
Il tema del convegno, organizzato come ogni anno da Isokinetic in collaborazione con la FIFA, ha un titolo esplicito: “New Frontiers”. Ovvero: tutte le strategie che la medicina sportiva può attuare per attutire l'impatto di un calcio che, volente o nolente, mette più a rischio la salute di chi lo pratica in contesti agonistici.
Poiché al centro della scena c'è un pallone non c'era sede migliore di uno stadio per ospitare il consesso di 'football medicine'. E così per il secondo anno consecutivo Isokinetic farà tappa al Riyadh Air Metropolitano, che è la nuova etichetta dell'impianto madrileno che ospita le partite dell'Atletico.
Del resto portare il proprio know-how negli stadi più iconici del vecchio continente è un'idea che Isokinetic ha già realizzato più volte in passato, organizzando il Congresso a Wembley, Stamford Bridge e Camp Nou.
Quest'anno si bissa l'esperienza di Madrid con un Congresso che ha numeri di partecipazione che raccontano bene il ruolo che il 'player' Isokinetic esercita nell'ambito della comunità scientifica internazionale. I relatori sono 250, gli iscritti 2.500 in arrivo da 85 paesi: tra questi anche circa 500 nuove leve della medicina sportiva che porteranno i propri contributi scientifici nelle sessioni “Next Generation Leaders”, in perfetta sintonia con la filosofia di un network che a settembre nella casa madre di Bologna ha inaugurato il Campus Isokinetic, già sede di tirocinanti in arrivo da tutto il mondo, e a dicembre ha aperto la sede di Atene.
Il pallone che non conosce il significato della parola riposo aumenta inevitabilmente il rischio di infortuni. “In questa stagione in serie A stiamo assistendo a una crescita significativa di lesioni ai legamenti crociati del ginocchio - spiega Francesco Della Villa, presidente del Congresso insieme al FIFA Medical Director, Andrew Massey - la stagione deve ancora finire e siamo già a 20 infortuni di quel tipo. La scorsa stagione gli infortuni ai crociati furono 16 mentre la media delle stagioni precedenti si attestava attorno ai 13”.
Numeri che preoccupano. Come quelli delle lesioni muscolari, che replicano il trend in crescita dei crociati.
Nelle sessioni del Congresso verrà presentato uno studio, condotto sui più importanti campionati d'Europa, che certifica come negli ultimi dieci anni la velocità del gioco sia cresciuta del 50%. Altri contributi scientifici evidenzieranno come il rischio di infortuni al crociato aumenti in presenza di fattori tecnico-tattici oggi largamente impiegati dagli allenatori. È il caso, per esempio, del cosiddetto 'pressing alto'. La strategia messa in atto per recuperare il pallone nelle zone di campo più vicine alla porta avversaria è un fattore di rischio per chi quel pressing lo attua perché stressa il 'difendente' e lo pone nella condizione di dover fronteggiare movimenti spesso imprevedibili di chi ha il pallone tra i piedi.
È in questa direzione che guardano le nuove frontiere del Congresso Isokinetic. E guardano anche in direzione del Mondiale di calcio 2026, che tra un anno si dividerà tra Stati Uniti, Canada e Messico. Gli Stati Uniti a giugno ospiteranno anche la nuova edizione allargata del Mondiale per club. Anche così si spiega il boom di presenze a stelle e strisce, in termini di partecipanti, al consesso scientifico madrileno.
La Romagna si prepara a sbarcare in terra iberica. Luogo storicamente conosciuto per la sua cultura ospitale, il patrimonio artistico e le tradizioni, oggi è anche un territorio dalla spiccata vocazione scientifica con una crescente rilevanza sul piano internazionale. Negli ultimi decenni, la Romagna ha saputo trasformarsi in un laboratorio di innovazione e ricerca. Ecco perché al Riyadh Air Metropolitano sarà rappresentata al meglio, con una nutrita delegazione riminese. Alla tre giorni di congresso saranno infatti presenti: il Dott. Mirco Lo Presti, specialista in Ortopedia e Traumatologia; il Dott. Giulio Maria Marcheggiani Muccioli, ortopedico che si occupa di Traumatologia dello sport e di Chirurgia articolare di ginocchio, anca e spalla; il Direttore di Isokinetic Rimini, Roberto Acquaviva, insieme al Direttore sanitario del centro, Dott. Jacopo Gamberini.