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Peggiora saldo commerciale

Cresce l'export nel primo trimestre ma la Regione "doppia" Rimini

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 14 giu 2022 12:37
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Il dato positivo è che, nonostante i primi effetti della congiuntura internazionale, l’export riminese continua a crescere. L’aspetto su cui riflettere è invece il fatto che l’incremento è la metà di quello registrato in Emilia Romagna e nel resto del Paese. E’ quanto emerge dai dati diffusi dalla Camera di Commercio della Romagna.

Nel primo trimestre del 2022 le esportazioni della provincia di Rimini sono state pari a 645 milioni di euro, vale a dire il 12,2% in più rispetto a gennaio-marzo 2021. In regione la crescita è stata del 24% e in Italia del 22,9%. Tra le province emiliano-romagnole, a parte il calo di Piacenza, Rimini si posiziona all’ultimo posto per crescita annua dell’export.
Aumentano le esportazioni dei principali prodotti: +3,6% i macchinari e gli apparecchi meccanici (26,2% del totale export), +5,6% gli articoli di abbigliamento (16%), +36,2% i prodotti alimentari e le bevande (9,9%), +46,6% i prodotti in metallo (9,2%), +22,5% gli apparecchi elettrici (7,2%) e +23,2% gli articoli in gomma e materie plastiche (5,9%). In calo, invece, i mezzi di trasporto (-13,5%, 7,7% del totale), soprattutto le navi e imbarcazioni (-19,4%, 6,8%).
I principali Paesi di destinazione delle esportazioni risultano, nell’ordine, gli Stati Uniti (13,1% del totale), la Francia (9,1%), la Germania (8,7%), il Regno Unito (7,3%), la Spagna (4,8%) e la Polonia (3,9%). Proprio il Regno Unito è quello che registra la maggiore variazione annua (+81,7%), a cui seguono Stati Uniti (+20%), Spagna (+11,1%), Polonia (+5,1%), Francia (+3,4%) e Germania (+2,3%). La guerra tra Ucraina e Russia e le relative sanzioni decise dall’Unione Europea verso quest’ultima (con risvolti da marzo) causano effetti negativi sull’export verso la Russia (-25,1%).
Per quanto riguarda le importazioni, nei primi tre mesi dell’anno ammontano a 359 milioni di euro (+51,3% annuo).
Positivo il saldo commerciale (differenza tra esportazioni e importazioni) registrato nel primo trimestre 2022: +286 milioni di euro, in diminuzione del 15,3% però rispetto a quello di 12 mesi fa.

Continua il deciso incremento dell’export nel nostro territorio, anche se gli effetti negativi della guerra Russia-Ucrania diminuiscono il trend di crescita. La dinamicità del nostro sistema imprenditoriale e la diversificazione delle attività produttive, oltre al gradimento dei nostri prodotti a livello internazionale, ci consentono comunque di mantenere la capacità competitiva delle nostre produzioni e registrare un aumento dell’export, con valori superiori a quelli pre-pandemia. Degna di nota è la crescita tendenziale dell’export – nelle nostre province, come in regione – dovuta all’aumento delle vendite verso gli Stati Uniti, grazie all’aumento dell’export di mezzi di trasporto e, in particolare di imbarcazioni, e verso il Regno Unito, in ripresa dopo le difficoltà legate all’uscita dalla UE. – commenta Roberto Albonetti, Segretario generale della Camera di commercio della Romagna. Naturalmente, non solo gli scambi commerciali, determinano la crescita del valore dell’export, fra i tanti fattori, va segnalata anche l’inflazione, che in Italia a marzo ha segnato un +6,7%, diventato +6,9% a maggio, raggiungendo un livello che non si registrava da marzo 1986, quando fu pari a +7,0%. Per fornire un ulteriore elemento di valutazione e a scopo esclusivamente conoscitivo, abbiamo, quindi, rilevato i dati relativi all’indice nazionale dei prezzi al consumo, NIC, calcolato da Istat basandosi su un paniere di beni e servizi, che misura l’inflazione dell’intero sistema economico Questi dati mostrano una variazione annua per i nostri territori, pari a +5,9%, inferiore di quasi un punto percentuale rispetto al dato nazionale”.