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servono subito le gare

Concessioni balneari, il Consiglio di Stato boccia le proroghe a fine 2024

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di Redazione   
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mar 30 apr 2024 20:52 ~ ultimo agg. 1 mag 20:31
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Il Consiglio di Stato, con una sentenza depositata oggi, ha ribadito che le spiagge sono una risorsa “sicuramente scarsa” e la scadenza delle concessioni balneari al 31 dicembre 2023 deve essere rispettata, e vanno dunque disapplicate le proroghe alla fine del 2024.

Per questo “dando applicazione alla sentenza della Corte di Giustizia Ue” si deve “dare immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale”.

Il riminese Roberto Biagini, presidente del CO.NA.MA.L., commenta: “La produzione giurisprudenziale italiana continua a sfornare sentenze in coerenza con gli orientamenti pro-concorrenziali della Corte di Giustizia U.E. che da tempo hanno bocciato i vari governi italiani radicati su posizione di difesa dei monopoli e dei privilegi dei balneari. “La sentenza della VII sezione Consiglio di Stato N. 03940/2024 per l’ennesima volta non solo conferma la scadenza delle concessioni demaniali marittime al 31.12.2023 con il contestuale obbligo delle pubbliche amministrazioni di disapplicare eventuali provvedimenti proroga al 31.12.2024, ma ribadisce che in Italia la risorsa “spiaggia” è oggettivamente scarsa a prescindere dalla valenza e/o appetibilità economica della zona di riferimento, “richiamando i principi della Corte di Giustizia UE, 20 aprile 2023, in causa C-348/22 e a tutta la giurisprudenza europea precedente di dare immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale”.

Quindi, chiede Biagini, “Cosa aspettano i funzionari degli enti locali a disapplicare le “illegittime proroghe” previste al 31.12.2024 con l’emanazione dei conseguenti provvedimenti inibitori nei confronti degli ex concessionari? E cosa aspettano le Procure della Repubblica ad aprire procedimenti penali nei confronti dei pubblici ufficiali inadempienti ai propri doveri d’ufficio ?”