Il Vescovo: coi soldi spesi per gli armamenti si potrebbero salvare tante vite
All’inizio del mese di maggio, tradizionalmente dedicato alla Madonna, arriva dal Vescovo di Rimini l’invito a pregare il santo rosario per la pace. Affinché Maria tocchi il cuore di chi può fermare quelle guerre che stanno uccidendo migliaia di persone in tutto il mondo. “Siamo tutti sconvolti dalla perdita di così tante vite umane” dice Monsignor Anselmi. “Con i soldi spesi per gli armamenti – prosegue – si potrebbero salvare tante vite, tanti bambini che soffrono anche per la fame e le malattie”. In tanti nel pomeriggio hanno partecipato al rosario per la pace in Basilica Cattedrale, trasmesso anche in diretta su Icaro Tv e Radio Icaro.
“Ogni domenica – dice il Vescovo Nicolò Anselmi – Papa Francesco non dimentica mai di ricordare e invitare tutta la Chiesa Cattolica – per intercessione di Maria – di pregare per la pace nella martoriata Ucraina, in Terra Santa e in tanti altri luoghi del mondo dove purtroppo la guerra continua ad insanguinare la vita di tante persone. Anche nel Regina Coeli recitato a Venezia, il Santo Padre ha espresso preoccupazione per la situazione dei Rohingya e quella ad Haiti dove non si ferma la spirale di violenza che sta mettendo in ginocchio il Paese.
Vogliamo raccogliere l’invito continuo alla preghiera del Papa non solo a livello personale ma anche diocesano in questo mese di maggio tradizionalmente dedicato alla preghiera alla beata Vergine Maria Regina della Pace, protettrice della Chiesa. Periodo in cui le comunità cristiane, le famiglie, gli istituti di vita consacrata, le associazioni pregano con particolare intensità la preghiera del santo rosario vogliamo iniziare anche a livello diocesano proponendo un Rosario per la Pace alle ore 17 in Cattedrale in cui mediteremo ai piedi Vergine Maria per implorare da lei un aiuto perché i responsabili delle nazioni si fermino, le armi tacciano, si blocchi l’inutile strage di vite, e lo spreco denaro nelle armi e di risorse con le quali si potrebbero eliminare tante altre sofferenze (l’emergenza fame, sanitaria, ecc). Vogliamo dunque alzare la nostra preghiera alla Madonna perché illumini ciascuno di noi e ci renda – ovunque siamo, in qualsiasi condizione viviamo – operatori di pace, di dialogo, di unità e di perdono, ed ogni conflitto venga eliminato”.
L’invito per questa preghiera è esteso a tutta la Diocesi e non riguarda soltanto la giornata di mercoledì, ma a vivere tutto il mese di maggio invocando la Regina della Pace.