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Nuove strade politiche

Zerbini dice addio al Pd e sceglie + Europa

In foto: Samuele Zerbini
Samuele Zerbini
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 26 gen 2019 16:46 ~ ultimo agg. 20:39
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Samuele Zerbini, già consigliere comunale e assessore nel comune di Rimini, annuncia il suo addio al Partito Democratico per passare nelle fila di + Europa. “Al Partito Democratico – scrive – auguro il meglio. Apprezzo e stimo tutti i suoi dirigenti e tutti i suoi militanti. Molti sono anche miei amici personali, con i quali abbiamo percorso un tratto di strada insieme. Ora però sono convinto che la frontiera sia qui: dalla libertà dalla burocrazia, libertà dall’assistenzialismo, libertà di vivere, di crescere, di costruire“. Invece di partecipare al prossimo congresso del Pd, Zerbini quindi parteciperà a quello fondativo di + Europa.

La lettera di Samuele Zerbini

Io credo che la frontiera sia qui.
Tra chi ha paura del nuovo – e ne verrà travolto-, e chi lo accoglie – e lo saprà guidare-.
Non ho paura di quello che ci aspetta, ma so che dobbiamo raccontarlo bene: dobbiamo spiegare bene perchè la strada della libertà oggi si chiama Europa. Chi dice Più Europa dice Più Italia, dice Più Rimini. Per me inizia da militante, con altri militanti, una nuova avventura dove i percorsi sono molto molto diversi, così come le storie passate. Ma dove gli obiettivi e il futuro è lo stesso: l’Europa e la Libertà.
Al Partito Democratico, che lascio con questa lettera, auguro il meglio. Apprezzo e stimo tutti i suoi dirigenti e tutti i suoi militanti. Molti sono anche miei amici personali, con i quali abbiamo percorso un tratto di strada insieme. Ora però sono convinto che la frontiera sia qui: dalla libertà dalla burocrazia, libertà dall’assistenzialismo, libertà di vivere, di crescere, di costruire.

Parteciperò al congresso fondativo di + Europa, e a quello di Rimini, dove spero di ritrovare molte delle persone che con me hanno creduto nel sogno di un’Italia più libera e più aperta. Inizia un tempo nuovo, che in realtà è solo un altro passo verso il comune sogno di un’Italia più europea, e di un’Europa più italiana.

“Ogni inizio infatti
è solo un seguito
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.”.