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il 2 maggio a Tutta salute

"Io, cervello in fuga per forza e sui vaccini cosa è andato storto". Intervista a Giacomo Gorini

In foto: Il Dottor Giacomo Gorini - immunologo
Il Dottor Giacomo Gorini - immunologo
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 30 apr 2024 14:42 ~ ultimo agg. 1 mag 15:47
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L’Italia non è un paese per giovani astri nascenti della biomedica. Lo conferma la storia di Giacomo Gorini, l’immunologo riminese che qualche giorno fa ha annunciato che, dopo averci provato in Italia, tornerà a fare le sue ricerche e sviluppare il suo interessante progetto a Oxford, dove negli anni difficili della pandemia ha fatto parte del gruppo che ha sviluppato il vaccino anti-Covid distribuito poi da AstraZeneca.

In una lunga intervista a tutto tondo con Lucia Renati, alla trasmissione “Tutta salute” che andrà in onda su Icaro tv (canale 18) giovedì 2 maggio alle 20:35 il giovane immunologo riminese ha raccontato tutti i retroscena dei mesi passati in laboratorio ad Oxford alla ricerca di un vaccino efficace che potesse salvare vite, degli anni lontano da casa, tra Cambridge e Harvard negli USA dove ha lavorato con il team del Professor Anthony Fauci per il Governo americano  e successivamente, dopo la pandemia, dei suoi due anni passati in Italia (dal 2022 dopo la pubblicazione del suo libro – “Malattia Y” – Piemme), a Rimini, cercando di realizzare il suo progetto: aprire un’azienda farmaceutica in grado di raggiungere grandi risultati nel settore biotech in particolare per nuovi farmaci antitumorali.

In Italia però – ha raccontato Gorini – le cose non hanno funzionato e dopo “tanti sforzi e tante notti insonni” (cit.) ha capito che “la fedeltà al mio progetto, non al mio territorio, sarebbe arrivata forse un giorno ad aiutare le persone. Quando in gioco c’è così tanto, insistere è un dovere morale e una responsabilità irrinunciabile”. Così, come ha annunciato ufficialmente pochi giorni fa, Oxford Science Enterprises -gli investitori associati all’Università di Oxford- sosterrà il suo progetto per l’identificazione di nuovi farmaci antitumorali e non solo. Giacomo Gorini ripartirà questa estate, e potrà avviare gli esperimenti nel Dipartimento di Biochimica, ad Oxford, nel laboratorio di Simon Draper.

È da anni che visualizzo gli esperimenti nella mia mente, per generare una tecnologia innovativa che possa portare nuove medicine ai malati. Se il progetto avrà successo, avremo nuovi modi di trattare i pazienti affetti da malattie oncologiche, croniche e non solo – una realtà che, direttamente o indirettamente, tocca tutti noi”. Ha detto Gorini.

Giacomo Gorini, ospite nello studio di “Tutta salute”, ha anche parlato di che cosa è andato storto con i vaccini, in particolare quello distribuito da AstraZeneca, al quale ha lavorato come ricercatore.

L’intervista completa resterà sempre visibile anche su www.icaroplay.it (a partire dalla serata del 2 maggio).