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"un percorso wild"

Marciapiede impraticabile al parco di Miramare. La segnalazione di una lettrice

In foto: una foto del camminamento all'interno del parco Spina Verde
una foto del camminamento all'interno del parco Spina Verde
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
mar 3 set 2024 11:03 ~ ultimo agg. 11:04
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Tante segnalazioni ma ancora nessuna risposta. A scriverci è una lettrice che abita a Miramare, molto amareggiata dallo stato di incuria in cui versa l’ingresso, e non solo, del parco Spina Verde. I camminamenti sono completamente dissestati e inutilizzabili, in particolare da chi ha difficoltà motorie o spinge un passeggino. La lettrice da primavera ha più volte scritto all’URP per lamentare la situazione ma nulla da allora è cambiato. La maggior problematica riguarda l’ingresso al parco dalla via Mosca. “Peraltro – scrive – in corrispondenza del parcheggio per disabili.  Avevo fatto presente questo problema in primavera all’Urp, che aveva girato la rimostranza agli uffici competenti.  Problema che si è aggravato. È una situazione pericolosa, non è possibile passare con carrozzelle, ausili per disabili, passeggini, bici o altro. Bisogna aggirare l’ostacolo, ma è un parco non un percorso “wild”. I pezzi di passerella sono sparsi ovunque, possono creare disagi di altro tipo”.
In passato spiga qualcosa era stato fatto: “Una parte della passerella è stata rimossa dal comune, è stata sostituita con ghiaia. Non credo sia la soluzione migliore, ma perlomeno non è più un terreno post-bellico.  Mi stupisco che in questi mesi nessun responsabile sia passato per controllare, e trovare una soluzione anche temporanea ( che non sia come in tanti casi quello di recintare con un nastro la zona,  e dimenticarsi il tutto)”.
A chiusura una considerazione riguardo al valore della cura dei luoghi pubblici in particolare il verde. “Non abbiamo molte aree verdi nella nostra città, sarebbe auspicabile tenere come gioielli quelle che abbiamo. Non è una bella cartolina per i turisti, ma soprattutto per i cittadini riminesi, che in questa città ci vivono tutto l’anno, ed hanno il diritto di avere infrastrutture funzionanti, e il dovere di rispettarle”.