Antichi mestieri a rischio estinzione. Se ne parla a Fuori dall’Aula


Una volta erano l’anima delle città e ancora oggi qualcuna resiste ma, numeri alla mano, la crisi delle botteghe artigiane è purtroppo un dato di fatto. Se ne parlerà a Fuori dall’Aula, in diretta alle 18 e in replica alle 21, con il presidente di Confartigianato Rimini Davide Cupioli, con la restauratrice Nicoletta Coppedè e con il liutaio Massimo Mancini. Nel corso della puntata saranno proposte anche testimonianze e interviste. Per intervenire con sms e whatsapp il numero è 337 511336
La scorsa estate, una ricerca della CGIA di Mestre ha evidenziato come in 10 anni si siano perse in Italia quasi 325 mila botteghe (-17,4%). Serrande che si abbassano cambiano il volto del paesaggio urbano. A venir meno sono, nella stragrande maggioranza dei casi, attività a conduzione familiare per anni capaci di dare identità ai luoghi in cui operavano. La crisi dell’artigianato rischia poi di tradursi nella scomparsa di veri e propri mestieri. Gli unici settori in espansione sono infatti quelli del benessere e dell’informatica ma a soffrire sono le attività “storiche”: vetrai, falegnami, restauratori, tappezzieri, liutai, corniciai, calzolai ma anche fornai, idraulici, carpentieri. Colpa di un ricambio generazionale che va a rilento, della concorrenza sempre più feroce ma anche di affitti alti e ricavi in calo che hanno spinto molti artigiani a gettare la spugna. Senza contare poi il forte cambiamento nel modo di fare acquisti: per tanti consumatori è meglio un prodotto “in serie” consegnato a domicilio di uno originale scelto a mano da uno scaffale. Tutto diventa una questione di tempo e di comodità.
Inoltre negli ultimi decenni il lavoro manuale è stato vittima di una sorta di svalutazione culturale. Prova ne è, parlando di scuola, la fuga dagli istituti professionali che in passato sono invece stati fondamentali nello sviluppo economico del Paese. Ma come invertire la rotta? La Cgia di Mestre una sua ricetta prova a fornirla: l’artigiano di domani – spiega – sarà colui che vincerà la sfida della tecnologia per rilanciare anche i “vecchi saperi”. Una strada quasi obbligata ma sicuramente non semplice