Grand Hotel Riccione, dopo il crac sospese le operazioni di liquidazione


Un ricorso riapre la partita dopo il fallimento della Marebello Spa, la società a cui fa capo il Grand Hotel di Riccione e il complesso immobiliare situato tra viale Gramsci e il lungomare della Repubblica. L’avvocato Stefano Barbiani del Foro di Rimini, che assiste Gianni Andreatta, il patron al comando della società, ha proposto reclamo contro la sentenza dichiarativa di fallimento pronunciata dal Tribunale di Rimini lo scorso 13 settembre.
Reclamo accolto dal presidente della terza sezione civile della Corte d’Appello di Bologna, che, dopo aver letto le motivazioni addotte da Andreatta e dal suo legale, ha sospeso le operazioni di liquidazione, fissando per la trattazione del procedimento l’udienza del 9 febbraio prossimo. Due a questo le ipotesi percorribili: se verrà confermato il fallimento, l’attività del curatore fallimentare potrà proseguire; altrimenti, in caso contrario, il fallimento sarà revocato e si aprirebbero nuovi scenari. Confermata, invece, per il 23 gennaio prossimo l’adunanza dei creditori.
Il Grand Hotel di Riccione nelle scorse settimane sembrava a un passo dall’essere messo all’asta per ripagare i debiti dei creditori, poi ecco il colpo di scena, con l’avvocato Barbiani che ha fondato il suo reclamo sulle operazioni di voto sul concordato. Nel 2022 la Marebello Spa aveva depositato un ricorso per ottenere l’ammissione al piano di concordato preventivo (con riserva). Il passivo registrato all’epoca ammontava a circa 20 milioni di euro. In seguito all’emissione del decreto da parte del tribunale, la società aveva depositato un piano di ristrutturazione. La maggioranza dei creditori, però, si era detta contraria all’ammissione al concordato. E proprio sulle operazioni di voto sono state sollevate dall’avvocato Barbiani le eccezioni che hanno poi portato la Corte d’Appello a sospendere la liquidazione. Contro il concordato, infatti, avrebbe votato un soggetto il cui credito è contestato dalla Marebello Spa.
Va ricordato infine che il complesso del Grand Hotel di Riccione, composto da una decina di appartamenti ed unità abitative, negozi, uffici, magazzini, parcheggi e impianti sportivi, potrebbe valere una trentina di milioni. A tal proposito il curatore fallimentare Ugo Morganti ha incaricato un tecnico di svolgere entro sei mesi una perizia dettagliata.