Indietro
menu
Da consumatori a prosumer

Cambiamenti climatici e transizione energetica: la comunità solare del Tecnopolo


Contenuto Sponsorizzato
In foto: Tecnopolo di Rimini
Tecnopolo di Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 11 dic 2023 11:50 ~ ultimo agg. 12 dic 17:39
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

I cambiamenti climatici richiedono di affrontare con urgenza le sfide della transizione energetica e delle fonti rinnovabili. Un tema sul quale il Tecnopolo di Rimini è attivo da tempo. A tracciare il quadro è il professor Leonardo Setti, Presidente del centro per le Comunità Solari, Università di Bologna e ricercatore del CIRI FRAME del Tecnopolo di Rimini.

“I cambiamenti climatici ci stanno imponendo una veloce transizione energetica in quanto il 70% dei gas serra dipende dalla combustione dei combustibili fossili. La transizione verso città solari alimentate 100% a energia rinnovabile è possibile e costituisce una grande opportunità. Il Sole è il più grande reattore a fusione nucleare che la natura ci ha messo a disposizione; durerà 4 miliardi di anni e ci fornisce ogni giorno 15000 volte l’energia che consumiamo. Negli ultimi 100 anni abbiamo sviluppato tutte le tecnologie per sfruttare questo enorme “giacimento” tra cui l’eolico, il fotovoltaico, l’idroelettrico e la biomassa. Riusciamo però a convertire molto efficientemente l’energia solare in energia elettrica per cui l’elettrificazione di massa sarà l’unica strada possibile. Siccome il 70% dei consumi energetici è nelle famiglie mentre soltanto il 28% è nell’industria e il 2% nell’amministrazione pubblica, allora l’elettrificazione dovrà per forza riguardare le auto domestiche e il riscaldamento delle case che nelle famiglie si dividono a metà l’energia consumata”.

Ci sono strade praticabili già tracciate: “L’elettrificazione sarà una grandissima opportunità perché quando produciamo energia rinnovabile tramite l’impianto fotovoltaico ubicato sul tetto di una casa, questo permette di dare energia ai nostri vicini per caricare le auto o scaldare le case cioè produciamo energia rinnovabile a chilometro zero diventando prosumer (produttori e consumatori). Questi produttori e consumatori che condividono l’energia fanno tutti parte da sempre di una grande comunità energetica che può alimentare la rete elettrica dalla bassa tensione verso l’alta tensione trasformando le case nei nuovi stakeholder del nuovo sistema energetico. Dal 2010 il mio gruppo di ricerca all’Università di Bologna sta sperimentando un modello di comunità energetica chiamato Comunità Solare sostenuto da progetti di responsabilità sociale d’impresa. Nel 2011, il Tecnopolo di Rimini ha progettato e sviluppato una rete tecnologica nazionale per l’autoconsumo collettivo chiamata comunità solare in cui le famiglie possono aderire dotandosi di particolari smart meter per condividere l’energia rinnovabile prodotta nelle loro comunità, creando così un’economia circolare tra cittadini, amministrazione pubblica e imprese in grado di accelerare la transizione per trasformare le nostre città in città solari tecnologicamente avanzate più inclusive e sostenibili”.

Per informazioni contattare:

info@tecnopolorimini.it

tel: 0541/21847

www.tecnopolorimini.it