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Il racconto di un medico

“Burocrazia ignorante”. Il caso del 90enne invalido e della quadrupla certificazione

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mer 22 Nov 2023 15:16 ~ ultimo agg. 15:16
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Spesso i medici di base lamentano un eccesso di burocrazia che penalizza il rapporto col paziente e la sua cura. Una “burocrazia ignorante” la chiama il medico che ci ha inviato una sua esperienza personale molto esemplificativa.

Paziente di quasi novant’anni – racconta il medico – con artrosi, problemi cardiaci e due tumori polidistrettuali. Chiaramente della dichiarazione del medico di famiglia, pur essendo un pubblico ufficiale, lo Stato non si fida e quindi, ai fini della valutazione dell’invalidità civile, la mia certificazione arriva all’apposita commissione che reputa il paziente paziente invalido al 100% con bisogno di assistenza continua e con un assegno di accompagno. Il tutto provato da verbale Inps. Il signore ha anche difficoltà deambulatoria e fatica a salire e scendere le scale. Di fatto si ritrova rinchiuso in appartamento. Quindi di procede con la pratica per dargli l’autonomia ed essere trasportato con una sedia a rotelle attraverso un presidio mobile. Ma cosa chiede lo specifico Ufficio regionale per il superamento delle barriere architettoniche? Chiede la certificazione del medico di famiglia che deve attestare le patologie da cui è affetto il paziente e se queste inficiano la deambulazione. Inoltre nella domanda, insieme al certificato del medico di base, bisogna allegare anche il verbale dell’Inps. Io credo che il burocrate che ha deciso questa procedura dovrebbe farsi un esame di coscienza e valutare se non sia il caso di annullare i suoi provvedimenti e dedicarsi semmai ad altra attività più utile alla società . Dopo non si vada a dire che i medici di base non visitano i pazienti. Semplicemente siamo soffocati da una burocrazia ignorante, intralciante e senza senso! È una vergogna!

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