Allenatore di calcio femminile indagato per rapporti sessuali con atleta 13enne

Un allenatore di calcio femminile di 43anni del Riminese è indagato per aver avuto rapporti sessuali con una ragazzina di 13 anni che faceva parte della squadra da lui allenata. A seguito delle indagini condotte dai carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore riminese Davide Ercolani, all’allenatore è stata notificata un’ordinanza di divieto di avvicinamento alla minore, emessa dal gip del Tribunale di Rimini Raffaella Ceccarelli.
A presentare denuncia è stata la madre dopo che la figlia si era confidata con lo psicoterapeuta che l’aveva in cura. Al medico la 13enne aveva raccontato di avere una relazione sentimentale con l’allenatore, ma di avere avuto con lui anche un rapporto sessuale completo. Il 43enne, secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, si sarebbe offerto di aiutare l’adolescente a risolvere alcune problematiche extra campo, diventando per lei un confidente e un punto di riferimento. I due avrebbero trascorso da soli diverso tempo assieme, anche nell’abitazione dell’uomo. Ed è lì che si sarebbe consumato un vero e proprio rapporto sessuale.
Sempre secondo gli inquirenti, l’allenatore, difeso dall’avvocato Francesco Vasini, avrebbe raccomandato all’adolescente di non divulgare il loro segreto, altrimenti sarebbe potuto finire in carcere. All’indagato è stato inoltre disposto il divieto assoluto di comunicare con la persona offesa. La madre della 13enne nel frattempo si è rivolta all’avvocatessa Tiziana Casali.
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