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verso la sentenza

Nessuna nuova perizia per Vultaggio. La suora del carcere: "Quel giorno sono morti entrambi"

In foto: Il cadavere mentre viene portato fuori dall'abitazione (foto Migliorini)
Il cadavere mentre viene portato fuori dall'abitazione (foto Migliorini)
di Lamberto Abbati   
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lun 2 ott 2023 19:26 ~ ultimo agg. 3 ott 11:35
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Non verrà sottoposto a nuova perizia psichiatrica Simone Benedetto Vultaggio, il 48enne riminese che il 25 giugno 2022 uccise con cinquantuno coltellate la compagna e madre di suo figlio, Cristina Peroni, 33 anni, accanendosi sul suo corpo con svariati colpi di mattarello. La Corte d’Assise di Rimini, questa mattina, ha respinto la richiesta non ritenendo necessario un altro accertamento sulla capacità di intendere e volere dell’imputato, che secondo il perito del pubblico ministero sarebbe stato in possesso delle piene facoltà mentali al momento della commissione del delitto, mentre secondo quello della difesa sarebbe stato invece affetto da un vizio totale di mente.

Sentita come testa della difesa suor Gabriella Mazzoni, religiosa del carcere dei Casetti di Rimini dove è detenuto Vultaggio, che alla Corte ha raccontato del pentimento dell’assassino, che continua a non ricordare il momento esatto della feroce aggressione. Nel corso dei loro incontri periodici il 48enne ha mostrato in maniera tardiva tutta la sua disperazione per l’insano gesto commesso e per aver reso di fatto orfano il figlio di 2 anni, ora affidato alla madre della vittima. “Quel giorno – ha detto suor Gabriella alla Corte – è come se fossero morti entrambi”. La prossima udienza, quella della discussione, è stata fissata il 13 novembre, quando Vultaggio – assistito ora dall’avvocato Massimiliano Orrù – renderà davanti ai giudici spontanee dichiarazioni.