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Inquinamento. Nel riminese PM in calo, ma in quadro padano molto fosco

di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Lun 2 Ott 2023 14:12 ~ ultimo agg. 15:10
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Rimini è insieme a Forlì-Cesena, la provincia dell’Emilia-Romagna con valori medi meno impattanti del particolato Pm 2,5, l’inquinante preso in analisi dalla ricerca realizzata da Deutsche Welle in collaborazione con European Data Journalism Network e rilanciata oggi dal Sole24Ore. Ma il quadro per il bacino padano è davvero fosco per quello che riguarda l’inquinamento atmosferico. I dati riportati per il riminese vengono commentati dall’assessore all’ambiente Anna Montini che sottolinea anche altri aspetti positivi: “la tendenza in calo del valore medio di PM 2,5 registrato nel medio termine, pari a -3,2% tra il 2018  e il 2022. Una diminuzione che trova conferma nei dati Arpae a disposizione dal Comune di Rimini riferiti al PM10, il parametro su cui si basano i regolamenti e le normative per la tutela della qualità dell’aria. Sempre considerando il periodo 2018-2022, infatti, il livello medio di Pm 10 nella centralina Marecchia ha avuto un calo del 3,2%, per coincidenza esattamente speculare alla flessione fotografata dall’analisi tedesca sul PM 2,5, mantenendo il livello medio del pm10 sempre al di sotto del limite normativo”

Dati che ci consentono di dire che la situazione nel nostro ambito territoriale è sotto controllo e in leggero miglioramento ma che si scontra con i record negativi segnalati per il nord Italia e in particolare dell’area padana che va dal Piemonte alla Lombardia, all’Emilia Romagna, con valori molto al di sopra della soglia e in molti casi in aumento rispetto al passato, in controtendenza con il resto d’Europa“.

Le scelte per il futuro: “I numeri – spiega ancora la Montini – dunque ci incoraggiano a proseguire sulla strada scelta: investire per ridurre il peso del traffico veicolare sulle nostre strade, continuando ad investire sulle infrastrutture di mobilità green e favorendo l’utilizzo dei mezzi di trasporto alternativi alle auto, e allo stesso tempo incentivare la riqualificazione energetica degli immobili, con l’obiettivo di stimolare la dismissione dell’utilizzo di impianti di combustione fossile e l’ammodernamento dei sistemi di riscaldamento a legna e pellet che incide in maniera importante presenza di PM10 nell’atmosfera. Sul fronte della mobilità, un grosso contributo arriverà dal prolungamento del Metromare fino alla Fiera, che in connessione con gli hub di parcheggi di prossima realizzazione e l’estensione della rete ciclabile del territorio, amplieranno l’offerta di trasporto intermodale per i cittadini e i visitatori; allo stesso modo sarà importante il completamento delle rotatorie in corso di realizzazione sulla Statale, per snellire i nodi di congestione del traffico lungo l’Adriatica. Spero infine che possano essere riconfermati gli incentivi a favore delle famiglie per la sostituzione degli impianti di riscaldamento a combustione, a bassa efficienza e ad alte emissioni, con nuovi impianti ambientalmente sostenibili”.

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