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Calcio Serie C

Rimini-Perugia, il pregara di Gabriel Raimondi e Francesco Baldini

In foto: Grabriel Raimondi e Francesco Baldini
Grabriel Raimondi e Francesco Baldini
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura 8 min
Ven 22 Set 2023 12:30 ~ ultimo agg. 23 Set 20:13
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Partita di cartello sabato sera al “Romeo Neri”: arriva il Perugia (calcio d’inizio alle 20:45). I romagnoli, ritrovata la vittoria in casa contro la Juventus Next Gen, vogliono far valere il fattore campo anche per rifarsi dello scivolone di Pescara, con il Pineto, il terzo in quattro turni di campionato. Gli umbri nelle prime quattro giornate hanno raccolto sei punti frutto del blitz in casa della Spal e dei pareggi con Lucchese, Pescara e Pontedera. In casa biancorossa Semeraro è indisponibile per squalifica.

“Una società importante, una squadra importante – attacca l’allenatore del Rimini F.C., Gabriel Raimondi nel presentare il Perugia -. Noi, parlavamo con i ragazzi, siamo molto contenti di tornare a casa perché sappiamo che qui in casa abbiamo una spinta in più da parte del nostro pubblico, quindi per noi sarà sempre un vantaggio giocare qui”.

Sull’avversario. “Una squadra che per certi versi è stata costruita per la categoria superiore, perché fino all’ultimo loro ci hanno provato, questo vuol dire tutto. In questo caso, con il massimo del rispetto perché conosco il loro allenatore, sono sicuramente preparati e allenati da un grandissimo allenatore e con una buona squadra. Vorrei parlare della nostra squadra, che per noi è la cosa più importante sempre, qualunque avversario dobbiamo affrontare”.

Questo è il modulo giusto, il percorso giusto e a che punto siete? “Sì, rispondo di sì perché io nelle partite ho visto una crescita di questa squadra, non solo dal punto di vista della condizione. Ho visto che i ragazzi sono più consapevoli, stiamo cercando di consolidare quelli che sono i nostri principi, le nostre idee. Lo stanno assimilando molto rapidamente. Faccio una cronologia: a Sassari con la Torres noi abbiamo fatto un ottimo primo tempo a mio avviso, era la prima volta che lo notavamo e c’è stata una crescita; sicuramente abbiamo fatto degli errori a livello individuale e a livello collettivo con la Juventus, però è stata una gara dove siamo stati sempre in piedi; e questa partita con il Pineto credo che se la dovessimo rigiocare non cambieremmo niente perché, al di là che siamo entrati troppo timidi, e questo è un problema che dobbiamo risolvere, la squadra nel primo tempo, dopo un quarto d’ora, ha dimostrato di saper stare in campo, ha dimostrato di poter fare delle cose meglio della squadra avversaria. Peccato perché l’espulsione ha cambiato un po’ le cose. Quindi io vedo una crescita comunque fino al primo tempo col Pineto”.

Rimini-Perugia, la vigilia di Gabriel Raimondi

La sensazione è che il Rimini faccia con facilità gol ma con altrettanta facilità lo subisca. C’è ancora qualche problema di condizione fisica? “No, sicuramente è un orologio che si deve mettere appunto perché noi avevamo un pochino più di ritardo degli altri, però al di là del fattore individuale, giocando in questo modo, accettando tante volte di poter subire qualcosina in più perché noi vogliamo comunque cercare, nelle nostre possibilità, di essere protagonisti, di fare la partita, dobbiamo aumentare la qualità individuale, dobbiamo aumentare la prestazione, dobbiamo aumentare la condizione di questi ragazzi. Io sono fiducioso che con l’avanzare delle partite non solo miglioreremo dal punto di vista collettivo, ma anche individuale. E questo potrebbe risolvere le problematiche che abbiamo in fase difensiva”.

Sul momento complicato e le due prossime partite difficili con Perugia e Cesena. “Di sicuro l’atteggiamento non è: “se va bene va bene, se va male va male”, perché uno deve pensare che se sta tentando di fare un determinato tipo di calcio è perché nel futuro pagherà. Se no sarebbe un terno al lotto. Per quanto riguarda il futuro mia mamma mi ha detto sempre: “non farti dei problemi prima che i problemi arrivino”. Cioè non possiamo pensare che se perdiamo due partite… al contrario, noi dobbiamo pensare che tra due settimane vinceremo due partite, tra un mese vinceremo quattro partite. Andiamo step by step, il rischio deve essere controllato, dobbiamo migliorare sicuramente la nostra fase difensiva perché da che mondo è mondo quando tu prendi tanti gol devi difendere meglio, perché questo è un giochino che si tratta che la palla non entri nel rettangolo nostro ed entri nel rettangolo avversario. Se no possono essere tutte belle le cose, a patto che uno pensi che in futuro, nell’immediato, giocando in questo modo potremmo far entrare sempre la palla una volta in più nella porta avversaria di quello che entra nella nostra e vinceremo le partite. Quindi non c’è molto di segreto. È normale che gli otto gol che abbiamo preso in queste partite sono un bottino un po’ troppo grande, da risolvere e soprattutto da correggere. Ci stiamo lavorando, io quello che non vorrei è l’indomani pensare che la fase difensiva la possiamo sistemare solo ed esclusivamente se stiamo più dietro, se aumentiamo la quantità di uomini, se rischiamo meno durante le partite, perché non la vedo così”.

Se la sente di dire: “vinceremo il derby”? “Questo titolo è da presuntuoso, da parte dell’allenatore, perché? Come mi posso permettere io di dire: vinciamo a Cesena. Perché? Cioè, io quello che voglio dire è: se vi aspettate perché giochiamo con il Perugia, perché giochiamo con il Cesena, un Rimini di attesa, pauroso, no. Cercheremo di continuare a mettere tassellini dopo tassellini una squadra che possa l’indomani giocarsi tutte le partite, col Cesena, col Perugia, col Pineto. Questa è la realtà”.

È la terza partita del trittico di gare in una settimana, quella che ha definito come la più delicata. Rientra qualcuno? “Iacopo (Cernigoi, ndr) era recuperato, ma non era recuperato perché lo abbiamo portato sapendo che il rischio era grande, ho preferito non rischiarlo. Non era recuperato al cento percento, il rischio era troppo grande per metterlo in quella partita, ho fatto altre scelte. Questa settimana molto meglio: ha già più minuti negli allenamenti. Abbiamo recuperato lui al cento percento, abbiamo Ubaldi che ormai lo abbiamo recuperato perché si è allenato. Di sicuro non possiamo contare su Semeraro, espulso, e Delcarro, che comunque resta fuori. Abbiamo recuperato Selvini, che è un altro pezzo importante per noi, e Pietrangeli, che piano piano sarà in condizioni se non in questa nell’altra di fare 90 minuti”.

Rimini-Perugia, la vigilia di Francesco Baldini.

Il Perugia, pur essendo imbattuto, non è però ancora decollato a livello di classifica. “Loro sono in crisi di risultati, non di prestazioni secondo me perché io ho visto una squadra comunque viva, ho visto una squadra che sa quello che deve fare, ho visto una squadra allenata, ho visto una squadra organizzata. Quindi la differenza quando tu vedi queste squadre, per noi allenatori è: questa squadra è in crisi di risultati, non di gioco. Noi all’inizio eravamo in crisi di risultati e di gioco, oggi siamo un po’ in crisi di risultati, il gioco piano piano quello che vorremmo fare lo stiamo trovando”.

Ci sarà turnover rispetto all’undici sceso in campo contro Juventus Next Gen e Pineto? “Sicuramente Acampa giocherà, di sicuro per quanto riguarda il turnover io ho detto che era pericolosa la terza partita, ci sono stati giocatori che hanno giocato meno minuti, per esempio la partita scorsa, quindi non hanno tre partite nelle gambe. Mettiamo il caso di Gorelli: ha giocato solo 45 minuti. Non cambierò tantissimo per quest’ultima partita, non cambieremo modulo. Quello che mi permetto di dire è che dei giocatori hanno assimilato i carichi molto meglio di quanto ci aspettavamo, e questo ci fa piacere, perché possiamo contare su tutti domani”.

Sul gol partita del Pineto. “Andiamo ad analizzare quelle che erano le possibilità di far gol del Pineto negli ultimi 25 minuti di partita: c’è un indice che ti indica se sei propenso a prendere gol in quei minuti lì. No, era bassissimo. Se mi chiedete: mister, ti volevi portare un punto a casa? Sì. A un quarto d’ora-venti minuti dalla fine mi volevo portare un punto a casa? Sì. È normale, perché ci dava coraggio, sicuramente avrebbe migliorato la nostra classifica. Però nei gol ci sono degli errori, a volte gravi, grossolani. Non penso che questo sia un errore proprio grosso grosso da parte di uno dei nostri giocatori: c’è stato un duello individuale che abbiamo perso, c’è stato un rimpallo prima che la palla passasse, Gigli la sfiora, è nella posizione giusta in cui deve essere, Bouabre aveva allentato in quel caso la diagonale, arriva un po’ in ritardo, con un rimpallo, quindi c’è un pizzico di bravura e di fortuna degli avversari, non vedo errori eclatanti. Noi credo avremmo dovuto portare un punto a casa, però non troviamo scuse. Non abbiamo punti, li dobbiamo fare”.

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