Indietro
menu
La battaglia prosegue

Allevamento Fileni a Maiolo. Spunta una lettera, il Pd chiede dimissioni di Zanchini

In foto: rendering dell’allevamento Fileni
rendering dell’allevamento Fileni
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mar 5 Set 2023 13:05 ~ ultimo agg. 18:35
Tempo di lettura 2 min Visualizzazioni 1.234

Prosegue la battaglia del Comitato per la Valmarecchia contro la realizzazione dell’allevamento avicolo Fileni a Cavallara di Maiolo, sulle ceneri di una precedente struttura. Nei giorni scorsi il comitato ha pubblicato sulla propria pagina Fb una lettera datata dicembre 2019 e inviata da Giovanni Fileni al presidente dell’Unione Comuni Valmarecchia. Nella missiva si chiedeva l’autorizzazione alla realizzazione dell’allevamento con demolizione e ricostruzione e riduzione delle altezze. “Nessuno, da adesso in poi, potrà più dire “io non sapevo”, “non siamo stati informati”, “hanno fatto tutto i tecnici”” – commenta il Comitato evidenziando che “i sindaci della vallata, tutti, hanno avallato il progetto, almeno tacitamente, evitando di informare la popolazione di ciò che si stava consumando“. All’epoca della lettera il presidente dell’Unione era l’attuale sindaco di Novafeltria Stefano Zanchini a cui oggi il PD chiede le dimissioni per aver “mentito ripetutamente a proposito della questione, negando di essere stato a conoscenza del progetto fino a cose fatte, provando a scaricare le responsabilità, lavandosene le mani e – così facendo – ingannando i cittadini“. Secondo il Partito Democratico di Novafeltria si tratta di una “questione morale” che non può essere trascurata: “quando un amministratore pubblico mente nell’esercizio delle proprie funzioni viene meno il patto di fiducia che sta alla base del suo incarico. Se il Sindaco di Novafeltria ha mentito su una questione così importante, nulla ci vieta di pensare che tale atteggiamento si sia già verificato in altre circostanze e che potrà ripetersi allo stesso modo in futuro. Mentire, per un amministratore chiamato a gestire la cosa pubblica, è imperdonabile“. Da qui la richiesta delle dimissioni.

Altre notizie