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almeno del 10%

Marchese (FederAgro): forti aumenti su frutta e verdura

In foto: CAAR Centro Agro Alimentare Riminese Rimini, ph © Luca Lucchesi – www.officinaphotografica.com
CAAR Centro Agro Alimentare Riminese Rimini, ph © Luca Lucchesi – www.officinaphotografica.com
di Redazione   
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Mar 23 Mag 2023 15:42
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Anche su Rimini e su tutta la Riviera si faranno sentire, su prezzi e su disponibilità di frutta e verdura, le conseguenze del maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna“. A darne notizia Alessandro Marchese, Presidente FedagroMercati Rimini.

I danni dell’alluvione che ha distrutto i prodotti di stagione come pere, mele, susine, kiwi e vigne, in piena fase di maturazione per cui vi sarà una generale diminuzione della qualità e della quantità di frutta e verdura già a partire dalle prossime settimane obbligheranno gli operatori commerciali dell’ortofrutta a reperire presso altri fornitori, magari esteri con conseguente aumento dei costi per il consumatore finale.

Stimare oggi i maggiori costi al consumo è prematuro ma ci si aspettano aumenti sui prezzi al consumo dell’ordine di almeno il 10% su tutto il comparto ortofrutticolo. Sono oltre seimila le aziende agricole romagnole sott’acqua che hanno ricevuto danni incalcolabili”.

In Romagna, infatti, dati Coldiretti indicano che si produce più del 20% delle albicocche italiane e oltre il 10% di pesche e nettarine. Sarebbero oltre 15 milioni le piante da estirpare a
causa delle inondazioni dei frutteti, a partire dalle pesche, poi le nettarine, i kiwi, le albicocche, le pere, le susine, le mele, i kaki e i ciliegi.

In crisi non solo chi è a contatto quotidiano con la terra ma anche parte della catena industriale che trasforma e distribuisce frutta e ortaggi, un settore fiore all’occhiello del nostro Paese. Nell’intera Emilia-Romagna ci sono oltre 50mila aziende nel settore agricolo, con un fatturato che supera i cinque miliardi l’anno e dà impiego a più di 65mila persone. È presto fare una stima si presume un danno complessivo di 1,5 miliardi di euro. Il problema non si limiterà alla presente annata, ma si prolungherà per i prossimi anni: molte coltivazioni saranno da sostituire, altre avranno bisogno di diversi anni per raggiungere i livelli produttivi pre-alluvione. Una crisi che richiederà uno sforzo di coordinamento e di concertazione tra tutti i soggetti della filiera ortofrutticola romagnola, soprattutto nel momento in cui si apre la nuova stagione estiva. Gli operatori dei mercati all’ingrosso che operano all’interno del CAAR di Rimini saranno al centro, ancora una volta, per affrontare, come è successo durante la pandemia, una situazione così critica, dando vita ad una rete di sicurezza per dare continuità all’intera filiera in questi giorni difficili”.

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