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Rimini: minimizzare impatti

Eolico Agnes. Le osservazioni: preoccupano estensione impianto e distanza pale

In foto: un rendering del progetto Agnes
un rendering del progetto Agnes
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 12 apr 2023 15:11 ~ ultimo agg. 13 apr 11:57
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Come annunciato, il Comune di Rimini ha presentato osservazioni e richieste di chiarimenti sul progetto del nuovo hub energetico “Agnes Romagna 1&2”, l’impianto eolico offshore di Ravenna che prevede anche fotovoltaico galleggiante e produzione di idrogeno. C’era tempo fino al 13 aprile per presentare contributi nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale in corso al ministero. La parte marina del progetto si sviluppa nel tratto antistante la costa emiliano-romagnola (tra i 23 km e 43 km circa dal litorale) con un’occupazione complessiva dello spazio marittimo di circa 387 km quadrati. La parte terrestre si sviluppa interamente nel Comune di Ravenna. L’installazione delle opere interesserà due specchi acquei: Romagna 2 più a nord (con 50 aerogeneratori per una potenza da 400 MWp) e il Romagna 1, più a sud, al largo fra Cervia e Rimini, dove è previsto il posizionamento di 25 aerogeneratori disposti su due file ad arco, che secondo i layout progettuali si affacceranno anche davanti a Cesenatico e al riminese. Le osservazioni e le richieste di chiarimento presentate dal Comune di Rimini riguardano differenti aspetti: dalla tutela della pesca alla sicurezza della navigazione fino alla salvaguardia ambientale e paesaggistica.

L’amministrazione ha chiesto di individuare una idonea disposizione delle turbine eoliche in modo da dare continuità all’attività delle marinerie locali e minimizzando il più possibile la diminuzione delle aree di pesca. La richiesta nasce sulla base filosofia indicata dall’Unione Europea che sottende la pianificazione dello spazio marittimo, cioè promuovere la coesistenza e la sinergia tra tutti gli usi del mare.

Tra le preoccupazioni riminesi anche l’estensione delle aree di interdizione proposte, sia rispetto alla sicurezza della navigazione (in situazioni di condizioni meteo-marine avverse deve essere garantita alle imbarcazioni la rotta più breve di rientro al porto), sia per l’aumento di consumo di carburanti (e quindi di emissioni di inquinanti atmosferici) che la necessità di compiere rotte più lunghe comportano. L’amministrazione ha inoltre proposto che gli elettrodotti vengano interrati ad una profondità superiore a 2 metri, misura che dovrebbe consentire lo svolgimento delle attività di pesca in traino in sicurezza e senza il rischio di arrecare danni agli impianti. Dal comune di Rimini arriva anche la richiesta di presentare e valutare un ulteriore layout per lo specchio Romagna 1, con una diversa disposizione dei rami delle pale eoliche in modo che queste non siano totalmente allineate e parallele alla linea di costa, ma rivolte maggiormente verso il mare aperto, in modo da minimizzare l’impatto visivo da terra dell’impianto eolico e limitare l’occupazione delle aree di pesca a strascico.

Alla voce chiarimenti invece, l’amministrazione ha chiesto di specificare per ogni layout di Romagna 1 la distanza di ogni singola pala eolica dalla costa del Comune di Rimini (Torre Pedrera e Marina centro) e di esplicitare proposte di interventi di compensazione a fronte dei potenziali impatti che interesseranno il comparto della pesca quello della navigazione in genere e quello turistico. Dal comune infine anche la richiesta di rassicurazioni sulla rimozione dell’impianto a fine vita.