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Dal 15 maggio al 18 giugno

A San Piero in Bagno 50 squadre in campo per il 23° torneo di calcio giovanile

di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura 2 min
Ven 21 Apr 2023 18:40
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Da mesi la macchina organizzativa è in pieno movimento e sta mettendo a punto i dettagli. Dal 15 maggio al 18 giugno allo stadio di San Piero in Bagno si svolge la 23esima edizione del torneo di calcio giovanile intitolato alla memoria di Primo Crociani, Andrea Bergamaschi ed Ennio Puzzolo, rispettivamente vicepresidente del club, giovane calciatore scomparso a vent’anni e storico segretario. In campo 50 squadre, tra cui ovviamente quelle della Sampierana, in rappresentanza di 17 club delle province di Forlì-Cesena, Arezzo, Perugia e Rimini. Le categorie sono: Primi Calci, Pulcini, Esordienti, Giovanissimi e Allievi. Sono 75 le partite in calendario.

Tra gli altri, dei club romagnoli da segnalare: Duemme, Gatteo, Novafeltria, Edelweiss. In campo anche una squadra del Forlì Calcio, squadra di serie D.

I gironi sono formati da tre o quattro squadre con la prima classificata (e la migliore seconda) al turno successivo. Una manifestazione importante, bene organizzata, che nel corso degli anni ha acquistato sempre più importanza e prestigio tanto che non è stato possibile soddisfare tutte le domande di partecipazione pervenute.

Il torneo è gratuito sia per quanto riguarda l’iscrizione sia per l’ingresso al campo. Si comincia il pomeriggio alle 18 fino alle 23 praticamente tutti i giorni e allo stadio sarà in funzione anche uno stand gastronomico.

“Il torneo è il fiore all’occhiello della nostra società – dice il segretario Massimo Bragagni, che organizza il torneo assieme al vicepresidente Loris Pungelli –, reso possibile grazie ai nostri sponsor: Soms, B&B di Bartolini Bernardo e Samuele ed Emmea. È un momento di socialità nel nome dello sport molto importante: a conti fatti, sono circa ottomila le presenze sul territorio di San Piero tra atleti, dirigenti, genitori e spettatori. Peccato avere solo un campo da gioco a disposizione altrimenti il numero delle squadre sarebbe stato ben maggiore”.

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