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difficile la ricerca di personale

Albergatori: maggiori garanzie agli stagionali, ma resta incognita RdC

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 22 mar 2023 15:01 ~ ultimo agg. 23 mar 14:39
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Con la stagione estiva alle porte torna a presentarsi il problema della ricerca di personale per strutture ricettive, ma anche alberghi e ristoranti. Un problema che, necessariamente, va a braccetto con la qualità e la dignità del lavoro, per evitare situazioni di sfruttamento che purtroppo alle volte emergono.

Il mercato di domanda e offerta è cambiato – afferma Antonio Carasso, presidente di Promozione Alberghiera -. Oggi è necessario dare ai lavoratori più garanzie, farli sentire parte del progetto aziendale, perché l’aspetto dell’accoglienza garantita dal personale fa spesso il successo di un albergo. Bisogna essere in grado di offrire contratti più lunghi, benefit, giorno di riposo. Su questo molti alberghi stanno facendo grandi passi in avanti anche a Rimini. Servono azioni coordinate per andare incontro al problema e con le diverse realtà che rappresentano la categoria stiamo facendo tanto“.

I progetti come “staff in hotel” e il sito cercolavoroinhotel sono finalizzati proprio a questo scopo, così come lo scambio di curriculum tra albergatori.

Un tempo era solo il lavoratore che dopo un colloquio in hotel si chiedeva: sarò piaciuto all’albergatore, mi assumerà? Oggi – aggiunge Carasso – anche il potenziale datore di lavoro è tenuto a chiedersi se è piaciuto al lavoratore, se è riuscito a spiegare bene il progetto che ha in mente per la sua struttura”.

E’ chiaro – aggiunge Marina Lappi di Visit Rimini – che il nostro è un lavoro che prevede di essere impegnati quando gli altri sono in vacanza. Chi è dipendente di un albergo sa che lavorerà il sabato e la domenica e che il giorno libero è un infrasettimanale. Le difficoltà di ricerca del personale sono aumentate ancora di più dopo il covid. C’è poi il tema del reddito di cittadinanza, assolutamente prezioso e fondamentale per tante famiglie in grossa difficoltà, ma molto discutibile per chi è in grado di lavorare, penso anche a molti giovani, che non facendo nulla in un anno hanno percepito quello che avrebbero preso lavorando come stagionali”.