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martedì 5 dicembre 2023
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Calcio Serie C

Rimini-Lucchese, Gaburro: "L'obiettivo è fare risultato pieno per superarli"

In foto: Marco Gaburro, allenatore del Rimini F.C.
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
ven 27 gen 2023 12:05 ~ ultimo agg. 28 gen 12:41
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Una vittoria per scacciare la crisi di risultati che ha attanagliato il Rimini in questo avvio di girone di ritorno, con un solo punto conquistato nelle prime quattro giornate dopo il giro di boa (frutto dell’1-1 in rimonta di domenica scorsa ad Olbia). E per vendicare la sconfitta del 24 settembre scorso al “Porta Elisa” di Lucca, con i toscani vittoriosi 2-1 grazie alle reti di Bianchimano al 20′ del primo tempo e Mastalli al 46′, con i romagnoli che riuscirono ad accorciare le distanze troppo tardi: al 92′ su rigore con Santini.

Anche perché la Lucchese in classifica ha 33 punti, uno in più del Rimini, e batterla significherebbe scavalcarla in classifica. In casa biancorossa Delcarro e Tonelli sono squalificati.

“Ho detto ai ragazzi che abbiamo in questo momento un’occasione per andare a riprendere un discorso dal punto di vista dei punti – attacca l’allenatore del Rimini F.C., Marco Gaburro -, in un momento particolarmente delicato, contro una squadra che finora ha raccolto praticamente come noi. Giochiamo in casa. Abbiamo secondo me in questo momento anche un discreto stato di salute mentale, soprattutto dopo il pareggio di Olbia ho visto la squadra, in settimana sicuramente è sempre difficile quando si gioca dopo tre sconfitte a prescindere dal campo impraticabile quasi che c’era là, più libera di testa, abbiamo bisogno un po’ di questa cosa, specialmente in casa per poter poi esprimerci e fare un certo tipo di partita. L’obiettivo è quello, è cercare di fare risultato pieno per cercare di superarli. Dopo è chiaro, ci sono anche loro in campo. È una squadra che ha un rendimento simile al nostro, è una squadra che ha dei colpi sicuramente importanti, ma ha anche dei difetti, quindi noi dobbiamo cercare di sfruttare questi aspetti perché sappiamo che tipo di squadra è. All’andata ci ha messo in difficoltà. Penso che all’andata noi abbiamo fatto una delle peggiori partite dal punto di vista dell’interpretazione della fase difensiva, forse anche la prima così interpretata male. E quindi da questo punto di vista dobbiamo imparare tanto da quella partita, ma penso che sarà una partita completamente diversa perché noi in questo momento abbiamo raggiunto un livello di maturità dal punto di vista difensivo diverso rispetto a quello che abbiamo avuto là o a Siena, che abbiamo sofferto tanto certe cose, e quindi mi aspetto una squadra la nostra molto più compatta e molto più capace di ostacolare la loro manovra, che è il primo passo per poter fare una buona partita contro una squadra così, che comunque palleggia tanto nella propria metà campo”.

Questo periodo può disturbare alcuni giocatori al centro di voci di mercato, soprattutto quelli più esperti? “Disturba tutte le squadre, non credo che ci siano delle squadre fuori da queste dinamiche. Nel calcio professionistico vale dappertutto, dalla Serie A alla Serie C. Io penso che poi dipenda dalle persone, dai singoli, a prescindere dall’età. Può disturbare anche più un giovane la voce di mercato se vogliamo rispetto a uno più abituato a gestirla. Di sicuro io in questo momento guardo chi vedo meglio, e nel meglio non c’è soltanto il campo, c’è anche quello che io penso possa avere nella testa. Quindi io da questo punto di vista devo pensare soprattutto all’undici che parte e pensare che sia gente disposta a dare tutto sul campo, il resto fa parte delle dinamiche di mercato che hanno tutti. Quindi non è che la possiamo addurre mai a scusa. Sicuramente è un momento particolare, nel calcio in generale, che dura troppo da troppo tempo: sarebbe più bello che fosse più corto, però questo lo dicono tutti gli allenatori del mondo, ma in realtà dura comunque un mese e lo dobbiamo gestire”.

Per la prima volta deve rinunciare a Delcarro a centrocampo. “Sicuramente è uno dei giocatori che sta facendo meglio da noi: ci ho rinunciato poco perché ha fatto un girone d’andata in crescendo, ha fatto gol, è un giocatore per noi importante. Con l’arrivo di Kevin Biondi abbiamo comunque rinforzato quella zona del campo, dove magari nel girone d’andata ci aspettavamo qualcosa di più da qualcun altro, che adesso magari non c’è più, è evidente che giocherà Kevin Biondi perché secondo me in quel ruolo lì c’è un’alternanza battezzata e sono anche curioso di vederlo all’opera. Però sicuramente è un’assenza anomala, nel senso che finora non c’è mai stata, l’obiettivo nostro è di avere sempre più chiarezza anche all’interno di quelli che sono poi i doppioni nei vari ruoli, e questo è uno di questi, quindi una volta che manca un giocatore gioca l’altro, sicuro”.

Dei diversi attaccanti che il Rimini ha in rosa chi può fare la punta centrale in maniera più naturale? “Vano e Mencagli secondo me. Santini e Rossetti in certi momenti delle partite e in certi tipi di partita possono anche ricoprire quel ruolo, però lì dipende molto dal tipo di partita che fai: se giochi nella metà campo avversaria secondo me no, se giochi solo di ripartenza sì. Quindi lì dipende un po’ dagli spazi che ci sono da attaccare e quanto ti devi appoggiare sulla prima punta”.

Chi sarà assente, a parte Delcarro e Tonelli? “Solo gli squalificati. Poi non convoco sempre Piscitella, Rosso e Acquistapace per gli stessi motivi della scorsa settimana”.

Ad Olbia ci sono stati passi avanti? “A livello di gioco no, a livello di mentalità sì. Si sono visti passi in avanti, ma non è che a Cesena la squadra non era stata in partita, diciamo che la proporzione di valori è diversa, quindi poi devi andare a fare risultato. Poi ci sono dei momenti nel calcio in cui arrivi davanti alla porta e fai gol subito e dei momenti in cui ti mangi due-tre situazioni importanti, come nel primo tempo a Olbia, poi magari gli altri con il primo tiro ti fanno gol. Però per me l’importante era non perdere ad Olbia, perché con le squadre dietro in questo campionato bisogna soprattutto non perdere, dopo se si riesce a vincere è meglio, così funziona. Io la vedo così”.

Sul modulo, che sarà confermato. “Noi questo modulo lo abbiamo fatto abbastanza nostro. Queste due sottopunte che giocano, poi vedo che scrivete spesso 4-3-3, ma non è un 4-3-3. Dopo uno lo può vedere come vuole, però sono sempre due giocatori molto stretti addosso al centravanti. Penso che per le caratteristiche che abbiamo di tanti giocatori bravi sottopunta, tipo Mattia Rossetti, tipo Gabbianelli, tipo Santini, riusciamo a dargli secondo me la possibilità di esprimersi nel miglior modo, per come la vedo io, e questo lo possiamo fare anche grazie a un certo tipo di mezzali, che stanno facendo tutte bene e che hanno comunque la capacità di coprire l’ampiezza in un certo modo, quindi da questo punto di vista secondo me l’equilibrio c’è”.


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