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lavori dall'estate

Il PART prende "quota". Riqualificazione per i piani alti del palazzo del Podestà

In foto: i palazzi del PART (@Alex Nasser)
i palazzi del PART (@Alex Nasser)
di Redazione   
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lun 2 gen 2023 12:35
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Il Palazzo del Podestà di Rimini si arricchisce di nuovi spazi. Partiranno, infatti,  la prossima estate gli interventi di riqualificazione sul trecentesco edificio che si affaccia su piazza Cavour, e che permetterà di ingrandire il Part, i Palazzi dell’Arte Rimini. Il progetto, approvato dalla Giunta comunale e finanziato dalla Regione Emilia Romagna, avrà un costo di 1,5 milioni di euro e sarà curato dallo studio AR.CH.IT. dell’architetto Luca Cipelletti . E’ prevista la rigenerazione del primo piano e del sottotetto. Si interverrà sia a livello strutturale (dalla verifica delle condizioni delle travi alla sostituzione dei pavimenti), sia dal punto di vista impiantistico, dotando lo spazio di impianto di climatizzazione e ventilazione. Il sottotetto sarà raggiungibile dall’ascensore, che sarà spostato dall’attuale posizione, in modo da ampliare la superficie espositiva al piano terra.

Anche il primo piano sarà oggetto di riqualificazione, con nuovi pavimenti in listoni di rovere in continuità con quanto già presente nella sala dell’Arengo, riprendendo così il materiale tipico dei piani alti dei palazzi storici e con l’implementazione dell’illuminazione. Il progetto illuminotecnico curato dall’Arch. Alberto Pasetti.

I lavori saranno aggiudicati a giugno, con lavori che dovrebbero concludersi entro l’estate 2024.

Credo opportuno sottolineare – è il commento del sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad come questo importante intervento per il completamento del PART risponda non solo all’idea di valorizzare i luoghi della cultura, tutelando le opere d’arte e allargando quindi la disponibilità di spazi espositivi nell’ambito dell’attività internazionale del PART e di tutta la rete museale di Rimini. C’è in più la volontà di garantire la piena, totale e libera accessibilità di questi stessi luoghi e spazi, considerando essi davvero beni di tutta la città e dell’intera comunità“.